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Cosa prevede il piano Colao? Tutti i bonus

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Quali sono i bonus previsti dal Piano Colao per fare ripartire l'Italia dopo l'emergenza coronavirus?

Quali sono i bonus previsti dal Piano Colao? La task force, voluta dal Premier Conte e guidata dal manager Vittorio Colao, ha consegnato alla presidenza del Consiglio un documento di 121 pagine dal titolo “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, conosciuto a livello mediatico come ‘piano Colao’.

Le proposte avanzate da Vittorio Colao e il suo team di esperti sono ben 102, ma l’ultima parola ovviamente spetterà al Consiglio dei Ministri e al Parlamento. La speranza del super manager è quella di riuscire ad avere il via libera almeno a una ‘quarantina’ che sono considerate prioritarie.

I bonus del piano Colao

Il Piano Colao si sofferma su sei ambiti specifici: Impresa e lavoro; Infrastrutture e ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie. Ma quali sono i bonus previsti che potrebbero essere adottati dal Governo Conte?

Per quanto concerne il settore imprese e lavoro c’è la richiesta – presente nel piano Colao – di una delega temporanea al decreto dignità e quindi il rinnovo dei contratti a termine senza causali. Inoltre, presente il rinvio del pagamento dell’imposte sui redditi di giugno-luglio: si differirebbe il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento.

Il Voluntary Disclosure

Nel piano Colao si prevede il ‘voluntary disclosure’ per contrastare il lavoro in nero: un meccanismo di sanatoria e incentivazione che può ridurre la contribuzione del cuneo fiscale, nonché sanzioni in caso di falsa dichiarazione o mancato perfezionamento delle procedure di emersione.

Inoltre, il Piano Colao prevederebbe: “L’emersione e regolarizzazione contante derivante da redditi non dichiarati attraverso Voluntary Disclosure sul contante e altri valori derivanti da redditi non dichiarati a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva e dell’impiego per un periodo minimo di tempo (ad es. 5 anni) di una parte significativa dell’importo in attività funzionali alla ripresa”. Ciò vale anche per il rientro di capitali esteri.

Sgravo sui pagamenti elettronici

La task force vuole fortemente contrastare l’evasione fiscale e per farlo vorrebbe spingere sui pagamenti elettronici. Il piano Colao vuole incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (PA, esercizi commerciali e soprattutto servizi e prestazioni) grazie a deduzioni/detrazioni dall’IRPEF, lotterie instant win, credito d’imposta per gli esercenti e accordi con il sistema bancario per riduzione delle commissioni.

Incentivare le Startup

Far ripartire l’Italia sostenendo il mondo delle Startup. Ed è per questo che il Piano Colao prevederebbe il ripristino e il potenziamento delle misure di super-ammortamento e iperammortamento già in vigore per l’Industria 4.0 con una durata pluriennale per gli incentivi (5 anni).

La possibilità, inoltre, di aumentare i limiti per gli investimenti previsti per i crediti R&D, ampliare il regime del patent box a ulteriori beni immateriali e incrementare il beneficio previsto. Un settore su cui bisogna puntare forte – secondo il piano Colao – è quello dell’innovazione energetica e sostenibilità: incentivare gli investimenti nella transizione energetica/sostenibilità delle filiere italiane e finanziare gli investimenti in innovazione per lo sviluppo di tecnologie a bassa emissione, per ottemperare alle nuove direttive Europee.

Ulteriori misure di sostegno alle Startup e PMI innovative con incremento delle agevolazioni fiscali per l’investimento da parte di individui, società e fondi specialistici e aumento di massimali previsti per gli investimenti annui.

Incentivi per l’occupazione

Il Piano Colao prevede degli incentivi per l’occupazione poiché i dati sulla disoccupazione, anche a causa dell’emergenza Coronavirus, sono drammatici in Italia. Per chi è alla ricerca di un lavoro, la task force prevede di incentivare la riqualificazione della forza lavoro e dei disoccupati, finanziata attraverso fondi specializzati con un ‘fondo nuove competenze’. Sono previsti incentivi alle imprese con defiscalizzazione di spese di formazione, e riduzione del cuneo fiscale.

Inoltre, per chi già lavoro si registra la possibilità di ottenere l‘abolizione del divieto di cumulo additivo tra retribuzione e trattamento di cassa integrazione, co-finanziamento acquisto di PC, condizionalità dei sussidi.

Rilanciare l’export italiano

Un altro obiettivo è quello di incentivare l’export italiano attraverso bonus specifici. Ciò potrebbe avvenire con un impatto sul sistema di credito e fieristico.

Inoltre, è anche importante incentivare il re-insediamento in Italia di attività ad alto valore aggiunto e/o produttive rafforzando in tal modo il sistema Paese e la sua competitività. Il Piano Colao prevede la decontribuzione dei relativi lavoratori, incentivi agli investimenti produttivi, maggiorazione ai fini fiscali del valore ammortizzabile delle attività rimpatriate.

I bonus turismo

Il Turismo è il settore che deve essere rilanciato quanto prima. E per farlo, secondo Vittorio Colao, è necessario dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021. Attraverso gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale. Sarebbe possibile, secondo la task-force, una defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, contributi finalizzati all’incentivo alla riapertura.

Inoltre, i bonus del piano Colao per il turismo prevedono per legge una ripartizione del rischio tra locatore e conduttore nella forma di presunzione o un’incentivazione tramite riduzione di IMU e TARI. Inoltre, si prevede l’estensione di alcune tipologie di concessioni in scadenza per evitare disincentivazioni.

Utili anche incentivi a miglioramenti strutturali attraverso finanziamenti a tasso ridotto e crediti fiscali che consentano la riqualificazione delle strutture ricettive, sia nelle sue componenti di base, sia nelle componenti premium in grado di attrarre domanda ad alto valore aggiunto.

Inoltre, il piano Colao sostiene – per il turismo – la creazione di reti di impresa e aggregazioni; attraverso un contributo a fondo perduto dell’investimento necessario per la creazione e l’avviamento delle reti tra imprese del settore o il credito d’imposta sull’investimento previsto dal programma di rete. Si tratta di misure ad hoc che favoriscano distacco nell’ambito di contratti di rete rispetto alle nuove assunzioni e al personale già in organico.

I bonus per l’occupazione femminile

Tema caro alla task-force voluta dal Governo Conte è l’occupazione femminile. Il Piano Colao prevede, a tal proposito, dei bonus per il sistema di misure volto ad aumentare l’ingresso di nuova forza lavoro di genere femminile nel settor dei servizi di cura e sanitari.

Inoltre, si vuole limitare le uscite delle donne dal mercato del lavoro per motivi familiari agendo sui congedi parentali e di paternità e incoraggiando la condivisione del carico di lavoro non retribuito. Una serie di norme che prevedano quote di genere, programmi, linee guida per riequilibrare la presenza femminile negli organi apicali e consultivi. Massimizzare l’inclusione.

Il Piano Colao auspica anche di introdurre un contributo di libertà e incentivi all’assunzione per le donne italiane e immigrate che intraprendono percorsi di uscita dalla violenza.

I bonus per la banda larga

Nel documento stilato da Vittorio Colao e la sua task-force si prevede un sussidio Digital Divide: un voucher per sostenere l’accesso alla banda larga della popolazione meno abbiente con un focus sulle migliorie tecnologiche.