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Come funziona l'assegno universale previsto dal Family Act

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Come funziona l'assegno universale e a chi è destinato? Il nuovo provvedimento introdotto con il Family Act.

Con il Family Act arriva un nuovo sussidio a sostegno delle famiglie: si tratta dell’assegno universale, ma come funziona?. Con il disegno di legge “Deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia”, voluto fortemente dal Governo Conte, si dà ulteriore valore alla famiglia.

Tra i tanti provvedimenti adottati, su proposta del Ministro delle Pari Opportunità Bonetti e del Ministro del Lavoro Catalfo, emerge l’assegno universale. Gli italiani si chiedono quali siano i requisiti da rispettare e se ci sono degli iter da seguire.

Come funziona l’assegno universale

L’assegno universale viene attribuito indistintamente in una quota base a tutti nuclei familiari con uno o più figli. Viene aggiunta, infatti, una quota variabile determinata per scaglioni dall’indicatore ISEE: nella determinazione dell’importo dell’assegno si tiene conto anche dell’età dei figli a carico.

Il Family Act introduce un assegno universale: si tratta di un versamento mensile che verrà corrisposto a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio. Fa eccezione, in merito alla scadenza del requisito, la presenza di figli disabili: per loro non sussistono limiti di età. Sarà destinata una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione.

Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del 20%, così anche nel caso di figlia o figlio disabile. Inoltre, con il nuovo provvedimento inserito all’interno del Family Act, non si va a concorrere nella formazione del reddito imponibile, né viene calcolato ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito.

Con l’assegno universale è prevista una clausola di salvaguardia: viene riconosciuta una integrazione compensativa dell’importo dell’assegno diretta ad assicurare che lo stesso non risulti in ogni caso inferiore a quello in godimento al nucleo familiare prima dell’entrata in vigore del Family Act.