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Dall'assegno universale al congedo: cosa prevede il Family Act

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Cosa prevede il Family Act, legge delega del Ddl: "Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia".

Cosa prevede il Family Act, legge delega del Ddl “Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia” voluto dal Governo Conte e quali sono i provvedimenti che saranno attuati? È quello che si chiedono gli italiani dopo che il l’approvazione dal Consiglio dei Ministri nella serata dell’11 giugno, su proposta del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo.

Si tratta di una legge Delega: ciò significa che si necessità di ulteriori passaggi normativi prima di poter rendere operativi a tutti gli effetti ogni singolo provvedimento. Quanto previsto nel Family Act, infatti, deve essere discusso di volta in volta con specifici decreti legislativi di attuazione.

Tutti i provvedimenti del Family Act

Perché i provvedimenti del Family Act entrino in vigore, è necessario rispettare specifiche tempistiche. Per esempio, per quanto concerne il decreto istitutivo dell’assegno universale con il riordino e la semplificazione delle misure di sostegno economico per figli a carico, oltre a uno o più decreti per le misure di sostegno all’educazione, i tempi di approvazione devono rientrare nell’arco dei 12 mesi.

24 mesi, invece, è il tempo stabilito per quanto concerne i provvedimenti relativi al potenziamento e riordino della disciplina su congedi e incentivi al lavoro femminile, sostegno per la formazione dei figli e l’autonomia finanziaria.

Tra le misure principali presenti nel Family Act c’è l’assegno universale per i figli fino a 18 anni, il congedo obbligatorio di dieci giorni per i papà, due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore, l’indennità INPS per le mamme che tornano al lavoro dopo la maternità obbligatoria.

L’assegno universale

Il Family Act prevede il cosiddetto assegno universale: si tratta di una misura che spetta a tutte le famiglie con figli fino a 18 anni. Non fa fede il reddito che può incidere solo per la cifra presente in assegno: più è bassa la soglia ‘ISEE’, più è alto l’importo.

Inoltre, si prevede una maggiorazione del 20% per i figli successivi al primo: questo assegno viene concesso a partire dal settimo mese di gravidanza fino alla maggiore età dei figli e non sussiste limite d’età per chi ha un figlio disabile.

Come cambiano i congedi parentali

Novità importanti anche per i congedi parentali: non sarà più possibile scegliere di far utilizzare l’intero congedo a uno solo dei due genitori. Attualmente, infatti, la legge prevede dieci mesi di congedo parentale, che possono diventare undici solo se il padre sta a casa per almeno tre mesi. Con il Family Act si passa a un obbligo più stringente: impedisce la fruizione di tutti e dieci i mesi di congedo a uno solo dei due genitori.

Per i lavoratori padri, inoltre, il congedo – che è in sperimentazione per l’anno 2020 – passerà a 10 giorni come nel resto dell’Unione Europea. A oggi, invece, era fermo a 7 giorni. Va utilizzato nei primi cinque mesi del figlio.

Nuovi permessi retribuiti

Sempre in ottemperanza a quello che è il ruolo genitoriale, il Governo con il Family Act concede 5 ore di permessi retribuiti in più che potranno essere usufruiti dai genitori per andare a colloquio con gli insegnanti a scuola.

Le agevolazioni per i figli

Agevolazioni importanti per i figli, al fine di garantirne l’istruzione. Con il Family Act si prevedono esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni d’imposta sul reddito delle spese sostenute o istituzione di un credito vincolato a tale scopo.

Inoltre, le famiglie potranno usufruire di agevolazioni fiscali per l’acquisto di libri di testo universitari; nuove detrazioni per l’affitto di studenti o giovani coppie fino a 30 anni.

Il lavoro femminile

Il Governo Conte dà grande rilievo e importanza all’occupazione di genere. Per questo, sono previsti specifici interveniti per incentivare il lavoro femminile delle cosiddette ‘quote rosa‘: anzitutto, si prevedono agevolazioni fiscali per servizi domestici di ausilio ai figli o a familiari non autonomi.

Inoltre, la possibilità di astensione retribuita per la malattia dei figli. Incentivi economici ai datori di lavoro che favoriscono la modalità di lavoro flessibile per far conciliare la vita privata e nuove risorse per le Startup al ‘femminile’.

Incentivi per lo Smart Working

La pandemia da Coronavirus ha fatto scoprire all’Italia le potenzialità dello Smart Working. Verrà data priorità alle lavoratrici fino al raggiungimento della maggiore età da parte del figlio e ai genitori con figli di età inferiore ai 14 anni.