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Le seconde case potranno usufruire del Bonus ristrutturazioni 110%

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Il bonus ristrutturazioni al 110% sarà valido anche per le seconde case.

Il bonus ristrutturazioni al 110% sta per entrare in vigore: sismabonus ed ecobonus saranno effettivi a partire dal 1 luglio, ma al momento sono diverse le incertezze. Anche perché, per esempio, l’ecobonus è inserito all’interno del Decreto Rilancio che però ancora deve essere convertito in legge.

I relatori del provvedimento – Luigi Marattin per Italia Viva, Fabio Melilli per il Pd e Carmelo Massimo Misiti per il M5S – sono a lavoro per una serie di emendamenti sul bonus ristrutturazioni al 110%.

Bonus ristrutturazioni al 110% per seconde case

La novità più rilevante dei provvedimenti previsti dal Governo, in merito al bonus ristrutturazioni al 110%, è l’estensione dell’incentivo anche per i lavori effettuati sulle seconde abitazioni (con esclusione di quelle di lusso). Attenzione però, perché per evitare la perdita di ‘controllo’, l’idea del Governo Conte sarebbe quella di inserire un tetto massimo di due abitazioni per contribuente che potranno essere incentivate con ecobonus e sismabonus al 110%.

Ma quali sono gli interventi per cui è possibile usufruire del bonus ristrutturazioni al 110%? Non solo isolamento termico e climatizzazione. Il bonus, previsto dal Decreto Rilancio e in partenza dal prossimo 1 luglio (fino al 31 dicembre 2021), può essere sfruttato anche per la sostituzione degli infissi. A patto che rispetti una delle tre condizioni necessarie per poter usufruire degli sconti.

Isolamento termico

Il bonus ristrutturazioni al 110% si può richiedere per interventi diretti all’isolamento termico per quanto concerne superfici opache verticali e orizzontali che interessano: “L’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, fino ad un massimo di 60mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio”. Inoltre, come riportato dal testo del provvedimento, i materiali isolanti: “Devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del ministro dell’Ambiente 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 novembre 2017”.

Interventi sulle parti comuni

Oppure, gli sconti previsti dal bonus ristrutturazioni al 110% devono riguardare gli interventi sulle parti comuni di edifici per quanto concerne: “Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, ovvero impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore (inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo), o di microgenerazione, fino ad un massimo di 30mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari”.

Interventi su immobili unifamiliari

Infine, il bonus ristrutturazioni al 110% possono essere fruibili per quegli interventi su edifici unifamiliari ma destinati ad ‘abitazione principale’ per quanto concerne: “La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore (la detrazione è calcolata su un tetto massimo di spesa fino a 30mila euro). Nell’agevolazione rientrano anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito”.