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Scadenze fiscali 2020 rinviate per il Covid: tutte le nuove date

tutte le scadenze fiscali rimandate per Coronavirus

Negli scorsi mesi si sono susseguiti i provvedimenti relativi al rinvio di scadenze fiscali, tasse e cartelle esattoriali, a causa dell'emergenza Covi-19. Vediamole tutte per aggiornare il calendario fiscale.

Proroga dei versamenti per le partite IVA

Partiamo dal provvedimento più recente, quello che proroga dal 30 giugno al 20 luglio 2020 i versamenti di IVA e imposte dirette (IRPEF e IRES) così come emergono dalla dichiarazione dei redditi 2020.

Sono coinvolte 4,5 milioni di partite IVA che potranno inoltre versare quanto dovuto con una maggiorazione minima dello 0,40% dal 21 luglio al 20 agosto 2020.

Lo slittamento riguarda sia i soggetti tenuti alla compilazione degli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità, comunemente definiti “pagelle fiscali”) sia i soggetti in regime forfettario e in quello dei minimi.

Cancellazione dell’IRAP

Nessun rinvio ma cancellazione del saldo IRAP 2019 e de primo acconto 2020 per imprese e lavoratori autonomi con ricavi o compensi inferiori a 250 milioni di euro nel 2019.

Sono esclusi dall’applicazione di questa norma:

  • imprese di assicurazione;
  • amministrazioni pubbliche;
  • intermediari finanziari e società di partecipazione.

Nuovo calendario del 730 precompilato

Passando dagli autonomi ai lavoratori dipendenti e pensionati, vediamo come è cambiato il calendario del 730 precompilato 2020:

  • dal 5 maggio è possibile visualizzare il modello sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • dal 14 maggio si possono accettare o modificare i dati;
  • il 30 settembre è l’ultimo giorno utile per accettare il modello o trasmetterlo con le integrazioni se si decide di agire autonomamente.

Se invece si richiede l’assistenza di CAF o professionisti abilitati, il calendario è diversificato a seconda della data in cui il contribuente presenterà loro la propria dichiarazione:

  • 15 giugno per le presentazioni del 730 entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per le presentazioni dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio per le presentazioni dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per le presentazioni dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per le presentazioni dal 1° al 30 settembre.

Rinvio del pagamento degli avvisi bonari

Per tutti gli avvisi bonari, relativi a controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni dei redditi, con scadenza a partire dall’8 marzo 2020 e fino al 31 maggio 2020, il nuovo termine è fissato al 16 settembre 2020.

Il rinvio si applica anche agli importi dovuti per le rateazioni in corso e per quelli risultanti dalle comunicazioni relative alla liquidazione dei redditi soggetti a tassazione separata (ad esempio quelli da TFR). Non è previsto il rimborso di quanto già versato.

I versamenti prorogati potranno essere fatti in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 oppure in un massimo di quattro rate mensili di pari importo, a partire dalla stessa data e poi al 16 dei tre mesi successivi. Rispettando il nuovo termine non verranno applicate sanzione e interessi.

Sospensione delle cartelle esattoriali

Sospesi dall’8 marzo al 31 agosto 2020 tutti i versamenti dei carichi affidati all’agente di riscossione. Nel dettaglio:

  • cartelle di pagamento;
  • accertamenti esecutivi;
  • avvisi di addebito INPS;
  • accertamenti dogane;
  • ingiunzioni e accertamenti esecutivi degli enti locali.

I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2020.

Oltre ai versamenti, fino al 31 agosto 2020 è sospesa anche l’attività di notifica delle cartelle esattoriali e degli altri atti della riscossione per il recupero, anche coattivo come le ganasce fiscali e il prelievo del quinto ad esempio, dei debiti scaduti prima dell’inizio del periodo di sospensione (come detto la data di riferimento è l’8 marzo 2020).

Per le dilazioni in corso all’8 marzo o per i piani di dilazione concessi entro il 31 agosto 2020, la decadenza della rateazione si verifica con il mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché 5 come previsto normalmente. Il regime di decadenza ordinario riprende dal 1° settembre 2020.

Rottamazione-ter e Saldo e Stralcio

Tutte le scadenze legate ai versamenti per la Rottamazione-ter e il Saldo e Stralcio slittano al termine ultimo del 10 dicembre 2020.

Sospensione dei pignoramenti

Sospesi i pignoramenti presso terzi di stipendi, pensioni e altre indennità. Fino al 31 agosto 2020, infatti, sono sospese le trattenute da parte del datore di lavoro o dall’ente pensionistico per i pignoramenti presso terzi, il cosiddetto pignoramento del quinto, effettuati dall’agente della riscossione (Agenzia Riscossione o soggetti riscossori degli enti locali).

Le somme temporaneamente svincolare vengono regolarmente corrisposte ai lavoratori e pensionati colpiti dal pignoramento. Le trattenute riprenderanno dal 1° settembre 2020.

Corrispettivi elettronici rinviati al 2021

Rinviate al 1° gennaio 2021 le sanzioni inizialmente previste per il 1° luglio 2020 per gli esercenti che non si dotano del registratore di cassa telematico che trasmette i dati relativi agli incassi direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Slitta dunque il termine per l’adeguamento dei registratori telematici per la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri al Sistema della Tessera sanitaria.

Resta invece l’obbligo di:

  • emettere scontrini o ricevute fiscali;
  • registrare i corrispettivi sui registri IVA;
  • trasmettere con cadenza mensile telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giornalieri.

Rinviata sempre al 1° gennaio 2021 la lotteria degli scontrini.

Dichiarazione IVA precompilata e imposta di bollo sulle fatture elettroniche

Rinviate al 1° gennaio 2021 due importanti novità:

  • dichiarazione IVA precompilata, registri e dichiarazioni periodiche IVA precompilate;
  • procedura di integrazione da parte dell’Agenzia delle entrate dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche inviate tramite SDI (Sistema di Interscambio) che non contengono l’annotazione di assolvimento dell’imposta di bollo.

Scadenze fiscali rimandate a settembre 2020

L’emergenza epidemiologica ha visto il Governo impegnato a prendere una serie di provvedimenti nel tentativo di preservare la liquidità di cittadini e imprese gravemente colpiti dalle misure legate al lockdown.

Per questo motivo il Decreto Rilancio prevede il rinvio di una serie di adempimenti al 16 settembre 2020, prorogando alcuni provvedimenti dei decreti Cura Italia e Liquidità. Nel dettaglio:

  • versamenti tributari, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria per i comuni maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria;
  • ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria, sospesi dal 2 marzo al 30 aprile, nonché IVA in scadenza nel mese di marzo 2020, a favore dei soggetti che
    operano in specifici settori;
  • ritenute, trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, nonché dell’Iva, per i mesi di aprile e maggio 2020 per alcuni operatori economici che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% e per i soggetti economici che hanno avviato l’attività dopo il 31 marzo 2020;
  • ritenute d’acconto sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari percepiti nel periodo tra il 17 marzo ed il 31 maggio dai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro;
  • ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria per federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche;
  • ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria, nonché dell’IVA per i soggetti con ricavi o compensi fino a 2 milioni di euro e per i soggetti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza.

I versamenti prorogati potranno essere fatti in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 oppure in un massimo di quattro rate mensili di pari importo, a partire dalla stessa data e poi al 16 dei tre mesi successivi. Rispettando il nuovo termine non verranno applicate sanzione e interessi.