Una delle novità al Dl rilancio approvate in commissione Bilancio alla Camera prevede la possibilità per i cittadini di ottenere un taglio fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali, come ad esempio l’Imu, Tari e Tasi. L’unica condizione da rispettare è quella di pagare utilizzando la domiciliazione bancaria, vale a dire l’addebito direttamente sul proprio conto corrente. L’emendamento al decreto porta la firma del viceministro dell’economia Massimo Garavaglia e si intitola Premio a chi paga. Importante tassello della procedura è l’ampio margine di manovra fiscale lasciato dal governo centrale agli enti territoriali che possono scegliere di applicare lo sconto con una propria delibera. Resta dunque ai Comuni la discrezionalità dell’applicazione o meno.
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Imu taglio 20% se si paga in conto corrente
La direzione del governo Conte in merito alla riduzione del denaro contante in circolazione è molto chiara e si ravvede sia nell’abbassamento al limite giornaliero dei prelievi, da 3000 a 2000 euro, sia in una serie di incentivi per chi predilige il pagamento elettronico. Incentivi che potrebbero dare un grande scossone al nero.
In un passaggio al Questione Time, il premier, Giuseppe Conte ha parlato anche dell’ipotesi di sgravio Iva per chi usa moneta elettronica: “L’ipotesi, su cui si può anche ragionevolmente lavorare, a mio avviso è quella di mettere insieme due istanze, dando una scossa ai consumi attraverso un possibile sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica. In sostanza, si potrebbe delineare un meccanismo incentivante che combina l’esigenza di rilanciare, sì, la domanda, ma insieme anche di modernizzare il Paese e di incentivare i pagamenti digitali e, quindi, anche quella prospettiva per cui tutti paghino le tasse, perché tutti possano pagare meno”.