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Reddito di cittadinanza: come cambia il prelievo in contanti

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I prelievi in contanti varieranno a seconda della composizione dei nuclei familiari. Disposti nuovi tetti: massimo mensile di 220 euro.

Il reddito di cittadinanza porta delle novità anche sul prelievo di contanti da Postepay. Bisogna in primis sapere che ora è previsto un tetto massimo riguardo il prelievo di contanti dalla propria carta di credito. Un tetto che varia a seconda della composizione del nucleo familiare. A disporre la fissazione del tetto massimo di cash prelevabile è un elemento chiamato scala di equivalenza.

Un’unità di misura che parte da 1 per i soggetti non coniugati. La scala prevede un aumento di 0,2 per ogni figlio minore e di 0,4 per per gli altri componenti di età adulta facenti parte del nucleo familiare. È necessario, inoltre, precisare che tramite la carta del reddito cittadinanza sarà possibile prelevare fino a un massimo di 210 euro mensili. La somma sale di 10 euro (220 quindi) se nel nucleo familiare sono presenti persone disabili.

Reddito di cittadinanza: modifiche sul prelievo di contanti

Facciamo ora degli esempi per approfondire la situazione e capire coma variano questi prelievi a seconda delle situazioni. Partiamo da un percettore single del reddito di cittadinanza: quest’ultimo potrà prelevare fino a un tetto di 100 euro mensili. Nel caso di due coniugi, essi potranno disporre di una somma di 140 euro. Per i nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza composti da marito, moglie e figlio minore, è prevista una disponibilità di massimo 160 euro. La formula per le possibilità di prelievo mensile dal reddito di cittadinanza è disposta dal decreto legge numero 4/2019. Essa è pari a 100 euro per il parametro di equivalenza derivante dalla composizione del nucleo familiare. Chiariamo che stiamo parlando non di un “obbligo”, ma bensì di un “limite di prelievo”.