Secondo i dati riportati dall’Ocse, l’Italia in soli tre mesi ha perso 500mila posti di lavoro a causa del covid. Si tratta dell’andamento peggiore riscontrato in tutti i paesi europei. A causa del lungo lockdown e delle diffcoltà logistiche, il coronavirus ha fatto aumentare il tasso di disoccupazione dal 5,3% di gennaio all’8,4% di maggio.
Covid, perso mezzo milione di posti
È preoccupante l’ultimo bilancio riportato dall’Ocse sul tema covid: in soli tre mesi, l’Italia ha perso 500mila posti di lavoro. I dati sono stati illustrati dall’economista Andrea Garnero nel webinar promosso lo scorso giovedì 23 luglio all’Università Cattolica di Milano.
Secondo quanto spiegato dal Dipartimento di Economia e Finanza, la pandemia avrebbe colpito gravemente soprattutto il Belpaese, registrando un andamento peggiore rispetto agli altri paesi europei.
L’impatto con il coronavirus e le scelte conseguite per via del lockdown hanno ridimensionato il mercato del lavoro. Più nello specifico, se a gennaio si registrava un tasso di disoccupazione del 5,3%, a maggio si registra un rialzo a 8,4%.
Forte rischio
Gli esperti avvertono che nei prossimi mesi le disuguglianze potrebbero colpire ancor di più i lavoratori vulnerabili, tra i quali i giovani. Da febbraio a maggio, il tasso di disoccupazione giovanile è passato da 11, 2% al 17,6%. Un dato che sarebbe destinato ad aumentare nei prossimi mesi.
In caso di una seconda ondata del virus prevista per settembre/ottobre, in Italia si rischierebbe un nuovo lockdown, con conseguente perdita del posto di lavoro per oltre 1,5 milioni di lavoratori entro fine 2020.