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Decreto Agosto, stop alle cartelle del fisco fino al 15 ottobre

Decreto Agosto stop alle cartelle

Decreto Agosto: posticipato fino al 15 ottobre 2020 la stop delle cartelle del fisco.

Buone notizie per i contribuenti grazie al decreto Agosto che ha posticipato fino al 15 ottobre 2020 la sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’ente. La stop riguarda anche la notifica di nuove cartelle, dei pignoramenti e degli altri atti di riscossione. Le modifiche introdotte dal dl agosto sospendono dunque versamenti, notifiche e procedure andando di base ad estendere l’arco temporale degli interventi già contenuti nei decreti Cura Italia e Rilancio spostando al 15 ottobre – dal 31 agosto – il termine finale della sospensione della notifica di nuove cartelle e dell’invio di altri atti della riscossione, compresa la possibilità per l’Agenzia di avviare azioni cautelari ed esecutive, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Il dl agosto non interviene però sui termini di scadenza della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

Decreto Agosto: stop alle cartelle fisco

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione sono state aggiornate le risposte alle domande alle più frequenti con ”alcuni importanti chiarimenti in materia di riscossione rispetto a quanto già previsto dai precedenti decreti legge Cura Italia e Rilancio”. Vi è dunque una sorta di vero e proprio vademecum che spiega passo per passo cosa fare. Nello specifico per il pagamento cartelle, avvisi di addebito e accertamento è previsto il differimento al 15 ottobre 2020 del termine di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione. Sono, pertanto, sospesi i pagamenti in scadenza dall’8 marzo al 15 ottobre 2020 che dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione e, dunque, entro il 30 novembre 2020.

Per le rateizzazioni, i piani di dilazione già in essere alla data dell’8 marzo 2020 e per i provvedimenti di accoglimento delle richieste presentate fino al 15 ottobre 2020, la decadenza del debitore dalle rateizzazioni accordate viene determinata nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque rate ordinariamente previste. Inoltre, riguardo alla sospensione delle attività di notifica e pignoramenti, è previsto il differimento al 15 ottobre 2020 del termine di sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione. Sospensione fino al 15 ottobre 2020 degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati, prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati; a partire dalla data di entrata in vigore del citato decreto legge e fino al 15 ottobre 2020, le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità ed il soggetto terzo pignorato deve renderle fruibili al debitore; ciò anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione. In ultimo, per i pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni (ex art. 48 bis del DPR n. 602/1973) superiori ad euro 5.000,00 viene indicata la sospensione dall’8 marzo al 15 ottobre 2020, delle verifiche di inadempienza da parte delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti – a qualunque titolo – di importo superiore a cinquemila euro. La sospensione decorre dal 21 febbraio 2020 per i soli contribuenti che, alla medesima data, avevano la residenza, la sede legale o la sede operativa nei comuni della cosiddetta “zona rossa” (allegato 1 del DPCM 1° marzo 2020).