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La rapida evoluzione della spesa online in Italia, ecco alcune tendenze in ascesa negli ultimi mesi

Spesa online in Italia

In pieno lockdown abbiamo assistito a una crescita della spesa online, poiché i consumatori hanno cercato di limitare i viaggi verso il negozio.

In un periodo in cui tutto sembra muoversi sul web, i consumatori sono stati lenti nell’adottare la spesa online come consuetudine. Nel 2019, l’81% dei consumatori consultati dagli enti di ricerca affermava di non aver mai ordinato generi alimentari online e solo l’11% ha ammesso di farlo almeno una volta al mese. Questo dato si scontra però con la velocità con cui i consumatori fanno acquisti generici attraverso gli e-commerce e i marketplace, la quale è aumentata negli ultimi anni, con un incremento delle vendite del 15% nel 2019.

Negli ultimi mesi, in pieno lockdown, tuttavia, abbiamo assistito all’accelerazione della lenta progressione della spesa online poiché i consumatori hanno cercato di limitare i viaggi verso il negozio a causa delle restrizioni governative, e sono così ricorsi agli ordini casalinghi. Le vendite di generi alimentari online hanno raggiunto un livello record ad aprile, con un aumento del 37% da marzo e il numero totale di ordini di alimentari online in aumento di un terzo.

Mentre i rivenditori lavorano per aumentare la loro presenza online e i consumatori iniziano a trarre vantaggio dall’espansione del supermercato online, stanno emergendo nuove tendenze su dove evolverà la spesa online e il settore dovrebbe prenderne atto.

Fare la spesa on line ora abbraccia generazioni

Mentre le abitudini di acquisto online dei Millennial si sono mantenute forti, sia le generazioni di Gen X che quelle di Baby Boomer hanno sempre più abbracciato la spesa online negli ultimi anni. La percentuale di consumatori di Gen X che acquistano generi alimentari online è cresciuta notevolmente, dal 24% nel 2017 al 40% nel 2019. Anche se meno drastico, è aumentato anche il numero di Baby Boomer che fanno acquisti online, fino al 18% nel 2019 dal 12% in 2017.

Sebbene le generazioni più giovani siano state i motori della spesa online, è chiaro che le generazioni più anziane stanno adottando sempre di più questo nuovo modo di fare la spesa. Fattori come la mobilità, i trasporti e la capacità di prendersi il proprio tempo mentre fanno acquisti online possono essere tutti in gioco.

È probabile che i recenti ordini casalinghi aumentino questa tendenza poiché più anziani e consumatori di mezza età cercano di limitare i loro viaggi per la spesa di persona, soprattutto per rispettare i protocolli attuali di distanziamento sociale.

Mentre i rivenditori continuano a sviluppare le loro soluzioni di e-commerce, l’opportunità di attirare più clienti online va oltre i consumatori più giovani e queste generazioni più anziane non dovrebbero essere ignorate. Questo è il caso ad esempio dello shop online della catena di supermercati COOP, che in alcune regioni come Liguria e Piemonte è attivo anche il servizio di consegna a domicilio, proprio a favore delle persone più anziane e a rischio.

Garantire la qualità e la riduzione dello spreco alimentare sono importanti per gli acquirenti online

Gli acquisti attraverso gli e-commerce di alimenti freschi, come abbiamo appena detto, sono in aumento e i produttori di alimenti possono adattarsi per trarre vantaggio da questo mercato emergente. Tuttavia, molti consumatori sono ancora preoccupati per la freschezza e lo spreco alimentare: in un negozio fisico, gli acquirenti possono controllare visibilmente la freschezza di prodotti, carne e latticini, ma questo è più difficile con la consegna a domicilio. I marchi dovrebbero optare per imballaggi che mantengano il cibo fresco e al sicuro durante il trasporto e mostrino questa freschezza per rassicurare i clienti.

A rivelarlo è la stessa ricerca la quale prova a spiegare perché il ricorso agli acquisti online di alimenti freschi cresce in misura molto più lenta ad esempio del settore tech o abbigliamento. Ciò è in gran parte dovuto proprio a queste preoccupazioni sulla freschezza e qualità del cibo: il 61% degli acquirenti preferisce vedere e testare i prodotti freschi prima di acquistarli.

In particolare, di questa percentuale il 78% degli acquirenti desidera verificare fisicamente la qualità dei prodotti freschi prima di acquistare, mentre il 77% preferisce acquistare quotidianamente i prodotti nei negozi per evitare sprechi alimentari. Gli e-commerce si stanno attrezzando sempre più per riuscire a superare questo bias cognitivo da parte dei consumatori, sia velocizzando le consegne a domicilio, arrivando a consegnare anche stesso nella giornata in cui è partito l’ordine online, sia aggiornando meticolosamente le tabelle descrittive del prodotto presente nello shop.

Imballaggio e sostenibilità, l’occhio all’ambiente degli acquirenti online

La più grande considerazione dell’imballaggio per i consumatori è la sostenibilità, che è il requisito principale per il 65% dei consumatori. Il packaging riciclabile era l’attributo di sostenibilità principale che gli acquirenti online cercavano. La ricerca ha dimostrato che oltre un terzo dei consumatori online ritiene che la riciclabilità degli imballaggi sia molto importante per loro. Inoltre, il 13% degli acquirenti online ha citato la mancanza di informazioni sugli imballaggi disponibili online, evidenziando un’opportunità per i rivenditori online di aggiungere informazioni sulla sostenibilità.

Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, è fondamentale che i marchi di alimenti freschi equilibrino l’uso di materiali più sostenibili e riciclabili, con imballaggi che continuano a prolungare la durata di conservazione ed evitare sprechi alimentari.