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Recovery Fund, piano previsto per l'Italia: quando arriveranno i soldi?

Recovery Fund Italia

Con il Recovery Fund all’Italia andranno 81,4 miliardi di euro di sussidi e 127,4 di prestiti: ma quando arriveranno i soldi?

Il Consiglio Ue ha trovato l’accordo sul Recovery Fund e sul pacchetto Next Generation Eu: quali sono i prossimi passaggi e quando arriveranno i soldi all’Italia?

Recovery Fund, i soldi all’Italia

Mentre in Italia continuano le polemiche per il Recovery Fund, con Renzi che prosegue con la linea dura, in Europa è stato raggiunto un accordo. All’Italia andranno 81,4 miliardi di euro di sussidi e 127,4 di prestiti. La prossima settimana il dibattito si sposterà al Parlamento europeo, dove si attende una conferma. Dopodiché si passerà alla fase delle ratifiche nazionali, dove non è scontata una rapida approvazione dei singoli parlamenti di ognuno dei 27 stati membri.

L’intento è di concludere tali passaggi entro la fine dell’anno, anche perché il Recovery Fund e il bilancio pluriennale Ue 2021-2027 dovrebbero entrare in vigore dal prossimo primo gennaio. Una volta ricevuta l’approvazione, il passaggio successivo è di carattere nazionale. Per ottenere i fondi previsti dal Recovery Fund, i Paesi membri dovranno presentare i propri piani nazionali. Dovrà quindi essere indicato il programma di investimento e le riforme, le quali dovranno essere applicate seguendo i consigli di Bruxelles. I piani dovranno essere presentati entro il 30 aprile 2021.

Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo. Ma anche rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità, istruzione, formazione, ricerca e cultura. Sono questi alcuni campi su cui l’Italia vuole investire. Fondamentale porre l’attenzione anche su salute, equità sociale, territoriale e di genere.

Resta da capire quando avverrà l’erogazione dei fondi. Tale processo dipenderà dalla reale approvazione del Recovery Fund a livello europeo. Se davvero si rispetteranno tempi ristretti, la prima erogazione dovrebbe arrivare in pieno 2021. Difficilmente si avranno i soldi la prossima primavera: con più probabilità bisognerà aspettare l’estate o persino la seconda metà del 2021. La prima tranche consisterebbe nel 10% delle risorse, che per l’Italia corrisponde a circa 20 miliardi.