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Manovra, il congedo parentale passa da 7 a 10 giorni per i papà

Padre figlio

Il congedo parentale per i papà salirà da 7 a 10 giorni: l’emendamento rappresenta solo una delle novità presenti nella manovra approvata alla Camera.

Uno degli emendamenti annessi alla nuova manovra approvata alla Camera dalla commissione Bilancio prevede di aumentare i giorni di congedo parentale previsto per i papà. Questo ed altri emendamenti sono attualmente oggetto di discussione e di votazione a Montecitorio.

Manovra, sale il congedo parentale per i papà

Molti degli emendamenti presentati a completamento della legge di Bilancio sono stati formulati per sostenere le famiglie, particolarmente gravate dalla delicata situazione sociale ed economica causata dall’emergenza sanitaria. Uno, in particolare, riguarda una modifica al congedo parentale obbligatorio per i papà. Inizialmente, infatti, la manovra stabiliva che la figura paterna potesse usufruire di 7 giorni di congedo parentale: con l’emendamento proposto, il numero di giorni sale a 10. Un simile aumento comporta, di conseguenza, anche un incremento dei finanziamenti da destinare all’iniziativa che salirebbero da 106,1 milioni di euro a 151,6 milioni di euro nel corso del 2021.

Gli emendamenti sull’IVA

Il congedo parentale rivolto ai papà non è l’unica misura riformulata dalla commissione Bilancio e in fase di valutazione nelle aule di Montecitorio. Sono molti, ad esempio, gli emendamenti che riguardano altri generi di iniziative a tutela dei lavoratori e delle fasce di popolazione reputate più fragili.

Uno dei provvedimenti presentati prevede di annullare il pagamento dei contributi previdenziali per le partite IVA, qualora il fatturato corrisponda a una cifra inferiore ai due terzi di quella maturata nel corso del 2019. In questo caso, è previsto lo stanziamento di circa un miliardo di euro nel corso del 2021 per finanziare il progetto.

Sono state, poi, proposte anche una riduzione dell’IVA del 10% per il cibo da asporto e la sospensione del pagamento dell’IMU 2021 per quanto riguarda i settori dello spettacolo e del turismo. Verranno esonerati, quindi, dall’adempimento della tassa bed & breakfast, villaggi turistici, agriturismi, affittacamere per brevi soggiorni, stabilimenti balneari, discoteche, fiere.

Bonus chef, auto e fondo speciale

Altre proposte sono il cosiddetto bonus chef, il bonus per l’acquisto di auto elettriche e l’istituzione di un fondo speciale.

Il bonus chef è stato ideato per sostenere il settore della ristorazione istituendo un credito di imposta (corrispondente al massimo al 40%) finalizzato a sanare le spese di attrezzature, macchinari e corsi di aggiornamento effettuate dai cuochi impiegati presso alberghi e ristoranti tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021. Il limite massimo fissato per il credito di imposta corrisponde a 6.000 euro mentre, per finanziare il bonus, è stato richiesto un fondo di un milione di euro.

Il bonus per l’acquisto di un’auto elettrica, invece, prevede un rimborso stimato fino al 40% della cifra investita, a patto che l’Isee dell’acquirente non superi i 30.000 euro.

Infine, la commissione Bilancio sostiene anche la creazione di un fondo speciale di 160 milioni di euro da destinare a regioni come Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria per incrementare lo sviluppo socioeconomico nelle zone colpite dal terremoto del 2016.