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Cashback di Natale: il rimborso potrebbe scendere da 150 a soli 43 euro

cashback, i soldi per i rimborsi non bastano

Secondo i calcoli fatti da Skytg24, i soldi stanziati dal governo per il Cashback di Natale, potrebbero non bastare per tutti gli iscritti al programma

Cashback: i soldi stanziati dal governo per fornire il rimborso delle spese effettuate nel mese di Dicembre, che ricordiamo, il cui massimo è di 150 euro, potrebbero non bastare e arrivare a stento a soli 43 euro. Ecco tutte le novità.

Cashback di Natale: da 150 euro di rimborso a soli 43 euro

Skytg24 ha fatto due calcoli, ed è emerso che i soldi stanziati dal governo per il rimborso di Natale, potrebbero non bastare: troppi coloro che hanno aderito all’iniziativa e troppo pochi i soldi sul piatto da distribuire per il rimborso.

Al 21 Dicembre, gli italiani che hanno scaricato l’app IO, sono stati 9 milioni mentre 5.8 milioni coloro che hanno aderito al programma del cashback. Considerando che i soldi stanziati sono stati 228 milioni, il conto è presto fatto: gli utenti iscritti al programma, potrebbero ricevere solo 43 euro. Ma stanno davvero così le cose?

É ovvio, che se aumentano gli utenti iscritti al programma, i soldi da ripartire per il rimborso diminuiscono, e infatti al 10 Dicembre, in base al numero di iscritti, la quota rimborsabile era pari a 71 euro, per scendere a 51 solo quattro giorni dopo, a fronte di un aumento degli utenti. Ma sono diversi gli aspetti da considerare: primo, 150 euro è il rimborso massimo ottenibile, pari cioè al 10% delle transazioni avvennute tra l’8 e il 31 Dicembre 2020; secondo non è certo che tutti gli iscritti al programma riescano a raggiungere la quota di 10 transazioni, utili al fine del rimborso.

Secondo i calcoli di Palazzo Chigi in effetti, il rimborso medio dovrebbe agirarsi intorno ai 7 euro, pertanto la somma messa a disposizione sarebbe più che sufficiente per coprire tutti i rimborsi.

Se i soldi non bastassero per il cashback?

Se invece, nella remota prospettiva che i soldi stanziati dal governo non bastassero per coprire i rimborsi, ecco venire in aiuto il decreto n.156 del 24 novembre 2020 che ha istituito il cashback, secondo cui: “l’attribuzione del rimborso previsto dall’articolo 7 avviene nei limiti dell’importo di euro 227,9 milioni. Qualora la predettarisorsa finanziaria non consenta il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto”.

All’articolo 7 inoltre si legge: “Le disposizioni del rimborso cashback si applicano in via sperimentale anche con riferimento al periodo compreso tra la data di avvio della misura e il 31 dicembre 2020 e che il rimborso è erogato nel mese di febbraio 2021.

Nel periodo sperimentale, accedono al rimborso esclusivamente gli aderenti che abbiano effettuato un numero minimo di 10 transazioni regolate con strumenti di pagamento elettronici. In tali casi il rimborso è pari al 10 per cento dell’importo di ogni transazione e si tiene conto delle transazioni fino ad un valore massimo di 150 euro per singola transazione. Le transazioni di importo superiore a 150 euro concorrono fino all’importo di 150 euro”.

Nel caso in cui i soldi stanziati non dovessero essere sufficienti, allora il governo potrà fare ricorso al budget già stanziato per il 2021 e 2022 pari a 4,75 miliardi di euro, con successiva modifica del decreto sopracitato.