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Effetto Draghi: lo spread italiano scende a 107 punti

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Con Draghi in meno di 24 ore lo spread scende di 9 punti, l'effetto sui mercati finanziari è molto positivo.

“In Draghi we trust”, è questa la prima reazione dei mercati finanziari alla notizia del conferimento dell’incarico di formare un governo da parte del Presidente della Repubblica Mattarella a Mr. Whatever it takes, l’ex direttore della Bce Mario Draghi. L’effetto positivo della scelta si vede da subito nello Spread tra Btp e Bund che è sceso questa mattina, 3 febbraio, a 107 punti dopo che la chiusura di ieri era stata a 116, mentre il rendimento del Btp è a quota 0,58%.

Effetto Draghi, lo spread scende a 107

Anche Piazza Affari registra trend positivi. I future sul Ftse Mib, già in fibrillazione dalla notizia dell’incarico, portano ad un rialzo del 2,15% a quota 22.541,72 punti questa mattina con le banche che hanno iniziato a beneficiare dell’attenzione da parte di diversi investitori e il sequenziale rafforzamento dei titoli di Stato di cui sono detentrici. Nello specifico Bper sale oltre 9%, Unicredit del 7,1%, Banco Bpm del 6,17%, e Intesa Sanpaolo del 6,89%. In aumento anche gli acquisti per le aziende italiane con Enel ed Eni che sale del +2,04%, Tim che registra un +3,91% ed Atlantia che vola a +7,42%.

I mercati sono dunque dalla parte della scelta adottata da Mattarella e sembrano preferire una visione tecnica più che politica per il governo del Paese. Bisognerà capire ora se le forze parlamentari saranno della stessa opinione dei mercati. Draghi per poter mettere in pratica il suo incarico dovrà necessariamente essere appoggiato dai partiti in Parlamento e lo scenario al momento è ancora poco chiaro. Certo il consenso di Italia Viva e Partito Democratico, mentre ancora in dubbio quello di Forza Italia e di una parte più moderata del MoVimento 5 Stelle.