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Bonus baby sitter 2021: a chi spetta e come richiederlo

bonus baby sitter 2021 a chi spetta e come richiederlo

Il bonus baby sitter 2021 prevede un voucher fino a 100 euro settimanali per quei lavoratori con figli minori di 14 anni in DAD.

Il bonus baby sitter 2021 spetta a quelle categorie professionali con figli minori di 14 anni in DAD. Previsto un voucher fino a cento euro settimanali. In questo articolo daremo le opportune informazioni per gli autonomi e i sanitari compatibili con il bonus in questione. Iniziamo col dire che lo scorso 12 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge numero 30. Esso ha introdotto una serie di misure nei confronti dei genitori che lavorano. Questi benefici si traducono nei congedi parentali e nello stesso bonus baby sitter.

Bonus baby sitter 2021: a chi spetta?

A essere più precisi il bonus baby sitter 2021 spetta: ai lavoratori iscritti alla gestione separata Inps, ai lavoratori autonomi, al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, che stanno dando un supporto nell’emergenza Covid-19. Da aggiungere che il bonus è compatibile anche con i lavoratori nel settore sanitario. Si tratta, in questo caso di infermieri, medici, operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio e tecnici di radiologia medica.

Come richiederlo?

Per sostenere le famiglie in difficoltà a causa della didattica a distanza, oramai presente in quasi tutte le scuole italiane dopo il peggioramento dei contagi da coronavirus, per l’anno 2021 il governo ha stanziato una somma pari a 282,8 milioni di euro. Questo budget permette l’attivazione di aiuti quali il congedo parentale e lo stesso bonus baby sitter, aiuti che vengono erogati tramite il libretto di famiglia. Questo denaro può essere utilizzato per retribuire una persona che si prenda cura dei figli mentre i genitori sono impegnati, ma anche in altri modi: per centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, servizi integrativi o innovativi per l’infanzia. Sarà comunque l’Inps a scegliere quali sono le modalità operative per l’accesso al bonus baby sitter 2021, che saranno comunicate con un’opportuna circolare.

Bonus e smart working sono compatibili?

Parlando dall’hub vaccinale di Fiumicino, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha precisato: “Per venire incontro alle esigenze delle famiglie abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting”. Tramite un post su Facebook il ministro della Famiglia Elena Bonetti fa sapere: “Abbiamo reintrodotto il diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni”. Sui congedi parentali prosegue: “I congedi parentali saranno retribuiti al 50% sotto i 14 anni e dai 14 ai 16 anni saranno usufruibili senza retribuzione”. Dopo di ciò è bene precisare che il bonus baby sitter non è dunque compatibile con lo smart working, semplicemente perché è in alternativa allo smart.