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Cartelle esattoriali, saldo e stralcio fino al 2010 ma con limiti al reddito

Fisco

Il governo ha stanziato 306 milioni per il primo anno di rottamazione delle cartelle esattoriali: quali sono quelle coinvolte dal saldo e stralcio?

Il Decreto Sostegni approvato dal Consiglio dei Ministri e illustrato dal Premier Draghi in conferenza stampa prevede il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5 mila euro emesse nel periodo compreso tra 2000 e 2010: tutto quello che c’è da sapere.

Cartelle esattoriali fino al 2010

Il provvedimento stabilisce che i beneficiari della rottamazione abbiano dichiarato al massimo 30 mila euro di reddito nel 2019. Si tratta dunque di un provvedimento limitato a chi, non superando tale limite, abbia una cartella inevasa dal 2000 al 2010 di massimo 5 mila euro. Il costo per il primo anno sarà di 306 milioni che sale complessivamente a 666 in cinque anni. Una cifra molto ridotta rispetto ai 1,8 miliardi inizialmente previsti per un solo anno.

Questo perché il Consiglio dei Ministri ha optato per ridurre la finestra temporale di validità del saldo e stralcio, che originariamente doveva comprendere tutte le cartelle dal 2000 al 2015 come voluto dal centrodestra. Una soluzione che però non convinceva l’ala di centrosinistra, che mal digeriva un condono così ampio e che ha ottenuto una riduzione delle cartelle da rottamare.

L’obiettivo della misura è quello di liberare il magazzino della ex Equitalia, pieno di milioni di cartelle che nella maggior parte dei casi non sono più esigibili o perché di persone decedute o ditte fallite o perché negli anni già si è già cercato in più modi di riscuotere senza successo. “È chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa“, ha sottolineato Draghi.