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Biossido di titanio cancerogeno: obbligo di etichetta da febbraio 2020

biossido di titanio

L'Ue ha classificato come probabilmente cancerogeno il biossido di titanio, composto chimico contenuto in vernici, cosmetici ed alcuni alimenti.

L’Unione Europea ha recentemente classificato il biossido di titanio come probabilmente cancerogeno se soggetto ad inalazione. L’avvertenza è giunta lo scorso ottobre in un documento pubblicato dall’Ue, in cui veniva fatto riferimento alle miscele di polvere che contengono più dell’1% del composto chimico. A seguito della nuova classificazione dunque, a partire dal prossimo febbraio qualunque sostanza contenente biossido di titanio dovrà avere un’apposita etichetta si segnalazione. Ma cos’è e dove possiamo trovare il biossido di titanio?

Biossido di titanio cancerogeno

Il biossido di titanio è un composto chimico che viene utilizzato prevalentemente all’interno delle vernici per riprodurre il colore bianco, ma a volte può essere adoperato in dentifrici e cosmetici e raramente anche in alcuni prodotti alimentari come le gomme da masticare. L’avvertenza dell’Ue vale tuttavia solo per quelle sostanze che contengono dosi superiori all1% di biossido di titanio e che possono quindi costituire un rischio per la salute.

Se non verranno presentate obiezioni al documento dell’Unione Europea, la direttiva dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo febbraio; con l’obbligo per i produttori di indicare sull’etichetta la seguente segnalazione: cancerogeno per inalazione”. Alcune organizzazioni sono tuttavia scettiche riguardo la presunta pericolosità del biossido di titanio, mentre paesi europei come la Francia vorrebbero iniziare a vietarlo negli alimenti.

Concorde con le prese di posizione francesi anche la parlamentare del M5s Emma Pavanelli, che in merito ha dichiarato: “Vi assicuro che il problema è molto sentito: in Italia gli impianti che producono E171 (biossido di titanio nella codifica europea degli additivi alimentari ndr) sono classificati “impianti insalubri di prima classe” e dunque necessitano di particolari accorgimenti, perché potenzialmente pericolosi per la salute dei suoi lavoratori e per la popolazione che vive nelle vicinanze”.

I dubbi sulla sua pericolosità

Tra chi esprime perplessità sulla dannosità del biossido di titanio c’è per esempio l’Agenzia europea per gli alimenti, che non pone restrizioni sull’utilizzo del composto ad uso alimentare.

Secondo l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) inoltre, non vi sarebbero particolari problematiche nemmeno per quanto riguarda il biossido di titanio all’interno dei cosmetici: “Secondo lo stato attuale delle conoscenze, il BfR ha ritenuto innocuo l’assorbimento attraverso la pelle nel contesto di una dichiarazione sulle nanoparticelle nei filtri solari quando applicato su pelle intatta e non danneggiata dalle scottature solari”. Sembra che i rischi siano dunque soltanto per quanto riguarda l’inalazione del composto tramite l’utilizzo di vernici e non per il suo assorbimento cutaneo.