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Egitto, scoperta tomba di 3.200 anni fa nella necropoli di Saqqara

Tomba

Nuovo ritrovamento archeologico in Egitto: i resti della tomba di Panehsy (1250 a.C.), chi era quest'uomo?

Il passato che torna a galla. Nuovo ritrovamento archeologico in Egitto: rinvenuti i resti di una tomba nella necropoli di Saqqara, a 30 km a sud della capitale Il Cairo.

I dettagli della spedizione

I resti rinvenuti appartengono alla tomba di Panehsy, che risale al primo periodo Ramesside (1250 a.C.). Il merito del ritrovamento va al lavoro degli archeologi del Museo Egizio, del Ministero delle Antichità Egiziane e del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda che, sotto la direzione del direttore dell’Egizio Christian Greco e della curatrice della Collezione Egiziana e Nubiana del Museo di Leiden Lara Weiss, hanno organizzato la spedizione ed effettuato i lavori sul campo. Scoperte inoltre alcune cappelle funerarie che gettano nuova luce sullo sviluppo della necropoli di Saqqara.

Chi era Panehsy?

Il signor Panehsy, chiaramente di origine nobile, era il responsabile del tempio dedicato al dio Amon a Saqqara, la necropoli della capitale dell’antico Egitto Menfi. Stando alla tradizione, la città fu fondata nel 3.000 a.C. dal re Menes, il primo faraone dell’Egitto unito. La tomba rinvenuta ha la forma di un vero e proprio tempio: dall’ingresso monumentale, presenta una corte con un portico colonnato al cui centro c’è un pozzo che dà accesso alle camere sepolcrali ipogee. Il complesso funerario confina a sud con un’altra celebre tomba, quella di Maya, responsabile del tesoro del faraone Tutankhamun.