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El Salvador, arbitro picchiato a morte da giocatori e tifosi

arbitro picchiato

È stato picchiato fino a che non è morto: è la orribile fine che ha fatto José Arnoldo Amaya, arbitro amatoriale di 63 anni di El Salvador, in America.

Tragedia a El Salvador, dove José Arnoldo Amaya, arbitro amatoriale di 63 anni, è stato picchiato a morte dai giocatori e dai tifosi di una squadra di calcio durante una partita.

Arbitro ucciso durante una partita a El Salvador

Tragedia in El Salvador, dove un arbitro è morto a seguito di un pestaggio subito da un gruppo di giocatori e tifosi. L’uomo, di 63 anni, si chiamava José Arnoldo Amaya, e stava arbitrando una partita amatoriale allo stadio Toluca, di San Salvador.

Sembrava un match di calcio come se ne vedono ogni weekend, quando la situazione è degenerata dopo che Amaya ha prima ammonito, e poi espulso un giocatore. Questo ha cominciato a colpirlo e ha proseguito anche quando l’arbitro è caduto a terra. Si sono poi aggiunti altri giocatori e addirittura alcuni tifosi che hanno invaso il campo, spingendosi tanto oltre da ucciderlo.

Le dinamiche dell’aggressione e i colpevoli

L’arbitro è morto all’ospedale di Zacamil a causa delle gravi emorragie interne procurate dalle percosse. La federcalcio locale ha emesso un comunicato di condanna «per l’aggressione messa in atto da giocatori e pseudotifosi che ha avuto un esito fatale». Purtroppo però, la dinamica esatta e gli autori della violenza omicida non sono ancora stati individuati.