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Elefante con proiettile nel cranio: è vivo per miracolo

Elefante con proiettile nel cranio: è vivo per miracolo

E' davvero un miracolo che l'elefante sia stato trovato in tempo dai dipendenti di un parco nello Zimbabwe e che il proiettile sia stato subito rimosso.

Lo Zimbabwe è uno Stato dell’Africa che ospita meravigliosi parchi nazionali. Qui, è possibile osservare innumerevoli animali selvatici in piena libertà. Un giorno, però, i dipendenti di una di queste riserve si sono allarmati nel vedere un elefante sconosciuto girovagare per la boscaglia. I guardacaccia lo hanno tenuto d’occhio per un po’ di tempo, prima di notare che, sulla fronte, aveva qualcosa di alquanto singolare. Alcuni bracconieri gli avevano sparato, nel tentativo di mettere le mani sulle sue zanne d’avorio. Ma l’animale era riuscito a scappare attraversando il parco.

La prima cosa che hanno fatto gli uomini del personale è stata quella di chiamare un veterinario affinchè visitasse l’animale ferito. All’inizio, quando gli si sono avvicinati, l’elefante ha tentato di fuggire. Ciò nonostante, sono comunque riusciti a somministrargli un tranquillante attraverso una freccia. Non appena l’animale ha perso i sensi, i veterinari si sono subito messi al lavoro, asportando il proiettile assieme a una parte del cranio ormai danneggiata. Quindi, hanno medicato la ferita e somministrato all’elefante una massiccia dose di antibiotici. Se il proiettile fosse penetrato qualche millimetro più in basso di dove si trovava, sarebbe morto.

I soccorritori lo hanno chiamato “Pretty Boy“, “bel ragazzo”. Quando si è svegliato, l’animale ha iniziato a soffrire di forti mal di testa. Così lancinanti da dover premere il capo contro un albero per trovare pace dal dolore. Ma è passato ben poco tempo prima che iniziasse a girare nuovamente felice. Il personale, perciò, ha creduto opportuno che l’elefante rimanesse nel parco per un po’ di tempo, affinchè potessse recuperare al meglio la sua salute. Ma soprattutto per proteggerlo da altri eventuali bracconieri.

Gli elefanti

Gli elefanti africani sono considerati tra i più grandi animali del pianeta. Sono leggermente più grandi dei loro cugini asiatici e possono essere riconosciuti dalle enormi orecchie che possiedono.

Ciò che, da secoli, rende molto ricercati questi animali sono le loro zanne, le quali vengono pagate a peso d’oro dagli estimatori. A dimostrarlo sono le aste organizzate, a Cannes, dalla società specializzata nelle vendite all’incanto. Le aggiudicazioni, infatti, hanno davvero raggiunto quotazioni record. Si parla di 625 mila euro per 910 chilogrammi.

Il commercio dell’avorio è, ormai, proibito dal 1989. Le uniche eccezioni sono date dalle zanne di elefanti deceduti per cause naturali, di quelli abbattuti per scongiurare la sovrappopolazione o appartenenti a trofei di animali uccisi prima del 1976. Il valore delle zanne di elefante d’epoca, a quei tempi, si aggirava attorno ai 500 euro al kg. Oggi, arriva, in media, a 800 euro. Ma ne sono stati pagati addirittura 1.042 euro al kg per un lotto di due zanne di 260 e 237 centimetri e del peso di 120 kg. A comprarle sono solitamente i grandi ricchi arabi del Quatar oppure i miliardari cinesi.

La Costa Azzurra, da diversi anni, ospita spesso aste di zanne d’elefante, dal momento in cui un buon numero sono di proprietà di pensionati approdati in zona per trascorrere i loro ultimi anni al sole del Sud della Francia, dopo aver vissuto, per molto tempo, in Africa. Un modo alternativo per migliorare notevolmente l’ammontare delle loro (probabilmente già alte) pensioni.