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Elena Aubry morta in un incidente, la madre: "Il processo non è ancora iniziato, è disumano"

Elena Aubry

Elena Aubry è morta in un incidente avvenuto quattro anni fa. Ci sono 8 imputati ma, come ha denunciato la madre, il processo non è ancora iniziato.

Elena Aubry è morta in un incidente avvenuto quattro anni fa. Ci sono 8 imputati ma, come ha denunciato la madre, il processo non è ancora iniziato.

Elena Aubry morta in un incidente, la madre: “La prima udienza è slittata di nuovo”

Elena Aubry è morta quattro anni fa, in un tragico incidente avvenut oil 6 maggio 2018, a soli 26 anni. La giovane è caduta dalla moto sulla via Ostiense, al km 25,5. Per quell’incidente, su un tratto di strada dissestata per le radici, ci sono 8 imputati, ma il processo non è ancora iniziato. Graziella Viviano, la mamma di Elena, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Leggo. “La prima udienza è slittata di nuovo: al 4 luglio, perché una notifica ad uno degli imputati non è andata a buon fine” ha spiegato la donna, sottolineando che è una cosa che è già accaduta. “La prima udienza era stata inizialmente fissata per il 10 gennaio, poi è stata posticipata sempre per un problema burocratico. Rispetto la magistratura, ma è evidente che il sistema fa acqua: non funziona e io ne sto subendo gli effetti” ha spiegato la mamma di Elena. “Tutto questo è disumano, sono sfinita. So che il sistema è lento ma per un genitore è terribile: ci si prepara psicologicamente per questo tipo di udienze perché devi ripercorrere tutto quello da cui, di fatto, vuoi scappare. Così diventa tutto ancora più difficile e penoso. È straziante” ha dichiarato Graziella Viviano.

Elena Aubry, la mamma: “Ho cercato di fare molte cose costruttive per la sicurezza stradale”

Questi quattro anni “sono stati difficilissimi ma ho cercato di fare anche molte cose costruttive per la sicurezza stradale: tra convegni nazionali e giornate per le vittime della strada, sono stata in 99 città. Faccio parte di un gruppo ministeriale al Mit per il Piano nazionale della sicurezza stradale 2021-2030. Certo, ci sono stati anche tanti brutti momenti“, ha spiegato Graziella Viviano, riferendosi anche al furto delle ceneri di Elena. “Era la primavera del 2020. Sparirono dal cimitero del Verano e ho aspettato un mese e mezzo per riaverle. Sono state trovate grazie al lavoro eccezionale dei carabinieri che si ricordarono di un caso simile di 10 anni prima. Ho riconosciuto le ceneri di mia figlia solo perché avevo scelto un’urna fatta a mano, verde come i suoi occhi e con delle venature particolari. Poi, pochi mesi fa, è arrivato anche il profilo fake” ha raccontato la donna, spiegando che qualcuno ha aperto un profilo Facebook con una sua foto ma con un altro nome. “Le persone per starti vicino non hanno bisogno di tribunali e sentenze. Queste dimostrazioni mi danno la forza per andare avanti: quella forza di volontà che, a volte, non so neanche dove andare a cercare” ha aggiunto la mamma di Elena