> > Eleonora Giorgi racconta: io, ragazza schiava dell'eroina

Eleonora Giorgi racconta: io, ragazza schiava dell'eroina

Eleonora Giorgi

Eleonora Giorgi si confessa a cuore aperto: l'attrice in gioventù è stata dipendente dall'eroina. L'attrice torna a parlare del suo passato turbolento

Eleonora Giorgi si confessa a cuore aperto: l’attrice in gioventù è stata dipendente dall’eroina. L’attrice 63enne torna a parlare del suo passato turbolento nella puntata di Nemo, andata in onda ieri su Rai 2. Il successo la bacia in giovane età e la giovane Eleonora finisce nel tunnel della droga. A salvarla da un periodo di buio e perdizione, sarà uno degli amori della sua vita, l’incontro con Angelo Rizzoli.

Eleonora Giorgi, la vita

L’infanzia di Eleonora è segnata da un momento molto doloroso. Suo padre infatti abbandona lei e i suoi fratelli quando ha solo 16 anni. Non dice nulla, semplicemente un giorno lo vedono con le valigie in mano, pronto a varcare la soglia di casa e a non fare ritorno. Al tempo non era a conoscenza che il padre avesse già un’altra, Giulia Mafai, la costumista sorella della giornalista Miriam. La vita famigliare va in pezzi, ma il dietro l’angolo per Eleonora c’è il successo cinematografico. Dopo essere apparsa come comparsa nel film Roma di Federico Fellini, è il 1973 l’anno che vede il suo debutto. La giovanissima attrice viene scelta come protagonista insieme a Catherine Spaak per il film erotico Storia di una monaca di clausura, di Domenico Paolella. E’ proprio quando il successo la abbraccia che inizia la lunga discesa di Eleonora nel tunnel della droga.

Eleonora e la droga

Nel lungo monologo, Eleonora Giorgi racconta come da diligente studentessa di arte si sia ritrovata ad essere un sex symbol. Appena diciannovenne, le scene di nudo del film la consacrano a Lolita d’Italia. Per lei, fidanzata da quando aveva quattordici anni e che aveva fatto l’amore solo con quel ragazzo, è difficile controllare la situazione. L’improvvisa fama la portano in realtà ad avere una crisi e a vivere un momento profondamente infelice. Sono gli anni 70′ quelli che sta vivendo la giovane attrice, il fenomeno della droga dilaga e la travolge. L’esperienza la porta in un abisso profondo: quella sostanza che era così abituale anche sui set si rivela fatale. Eleonora ha un fidanzato, ma in realtà racconta che entrambi vivono sotto stupefacenti, privi di desideri e volontà. Un giorno, lei gli presta la sua moto e lui muore in un incidente. E’ a quel punto, in un raro momento di lucidità sul set che decide di chiedere aiuto al padre.

La fine del tunnel

Ad aiutare Eleonora Giorgi a uscire da quello che lei stessa ha definito come uno stato di morte, intervengono la famiglia prima e l’amore poi. Nel 1979 Eleonora sposa l’editore Angelo Rizzoli e un anno dopo dalla loro unione nasce il primo figlio dell’attrice Andrea. Dopo un periodo turbolento per Eleonora è finalmente un periodo sereno e felice. Qualche anno dopo, il marito verrà travolto dallo scandalo P2 e di nuovo sarà un periodo difficile per Eleonora: questo è il punto di partenza della biografia dell’attrice, ” Nei panni di un’altra “, edita da Mondadori. Eleonora ha concluso il suo racconto dicendo che non si vuole porre come simbolo della lotta all’eroina. L’attrice per ha voluto attirare l’attenzione su quanto la droga sia in realtà un messaggio di disperazione da parte di chi ne abusa. Eleonora Giorgi ha esortato a stare vicini e ad aiutare i giovani che hanno problemi di droga, per farli tornare alla vita: un messaggio sentito e di cuore da parte della splendida attrice.