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Elezioni 2018, Tajani: "Moscovici non parla a nome Ue"

Elezioni 2018

Arriva la risposta da parte di Antonio Tajani alle dichiarazioni di Moscovici: "Sull'Italia non parla a nome dell'Unione Europea".

Il Presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, ha risposto a Moscovici, spiegando che lui è semplicemente un commissario socialista francese. Dunque sull’Italia non parla a nome dell’Unione Europea. Moscovici, infatti, si era dichiarato preoccupato per le sorti dell’Italia dopo il voto relativo alle elezioni 2018. Lo stesso Tajani ha affermato che un po’ di preoccupazione per l’instabilità italiana c’è, ma comunque crede che alla fine verrà creato un governo stabile.

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Antonio Tajani, Presidente dell’Europarlamento, ha risposto a quanto aveva dichiarato Moscovici qualche giorno fa, il quale si era dichiarato preoccupato per le sorti dell’Italia in vista delle prossime elezioni 2018. Tajani ha risposto nel corso di un intervento a Radio Anch’io, spiegando che Moscovici è semplicemente un commissario socialista francese. Dunque per questo motivo non parla a nome dell’Unione Europea. Lo stesso Presidente dell’Europarlamento ha ammesso che è vero che ci sia un po’ di preoccupazione per l’instabilità italiana. Ma allo stesso tempo crede che dopo le elezioni verrà creato un governo stabile. Gli italiani, secondo Tajani, andranno a votare con l’obiettivo di far contare di più questo Paese.

Moscovici, inoltre, aveva definito come un controsenso la proposta da parte del Movimento Cinque Stelle di sfondare il tetto del tre per cento per quanto riguarda il deficit-Pil. Tajani ha risposto anche su questa questione, ricordando che comunque non si tratta di un “dogma di fede”. Il Presidente dell’Europarlamento ha poi precisato che se fosse stato al posto di Moscovici sarebbe stato più prudente e non avrebbe fatto quelle dichiarazioni proprio nel mezzo della campagna elettorale. Il messaggio dell’Unione Europea, ha concluso Tajani, non è quello di Moscovici. Le istituzioni europee non devono interferire.

Le parole di Moscovici

Come già accennato in precedenza, il commissario Ue agli Affari Economici, Pierre Moscovici, aveva parlato della situazione italiana come un rischio politico per l’Europa. nel corso di una conferenza stampa tenuta a Parigi, infatti, Moscovici aveva dichiarato che l’Italia si sta preparando alle elezioni 2018, il cui esito è più che mai incerto. “Quale maggioranza uscirà dal voto? Quale impegno europeo? In un contesto in cui la situazione economica dell’Italia non è certamente la migliore al livello europeo, felice chi potrà dirlo”, si è chiesto sempre lo stesso Moscovici nel corso della conferenza stampa.

Come detto, era stata bocciata anche la proposta portata avanti da Di Maio di sfondare il tetto del tre per cento per quanto riguarda il rapporto tra deficit e Pil. Moscovici aveva definito questa idea un controsenso assoluto. Moscovici aveva poi aggiunto: “Sul piano economico questa riflessione non è pertinente: il tetto del 3% ha un senso molto preciso, quello di evitare che il debito non slitti ulteriormente. Ridurre il deficit significa combattere il debito e combattere il debito significa rilanciare la crescita”. Infine, una buona parola nei confronti dell’Italia l’aveva comunque rilasciata, spiegando di aver fiducia per un possibile ripresa, in quanto diverse riforme sono state già fatte ed altre si faranno.