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Elezioni 25 settembre, nasce il terzo polo? Sondaggi e chi potrebbe farne parte

Carlo Calenda e Matteo Renzi insieme nel 2019

Alchimie nel centrosinistra in vista delle elezioni 25 settembre, perché potrebbe nascere il terzo polo e cosa c'entra la legge elettorale vigente

Possibili strategie in vista delle elezioni del 25 settembre, nasce il terzo polo? Il dato è che Matteo Renzi sta provando a “calamitare” Carlo Calenda per non rimanere nelle sabbie mobili del 3% e nel farlo rischia ovviamente di togliere sponda elettorale al Pd di Letta, il tutto con un centrodestra che i sondaggi danno vincente e che le nuove alchimie avversarie fanno “felice”. Il terzo polo potrebbe comunque essere la novità del voto politico, ma di cosa parliamo?

Per le elezioni nasce il terzo polo, forse

Di un “listone” che annoveri centristi e liberali. Matteo Renzi sarebbe “l’alchimista” ma gli manca un ingrediente base: il si di Carlo Calenda e la decisione di quest’ultimo di abbandonare il dialogo con il Partito Democratico. Enrico Letta, che a volte pecca di masochismo, ha rilanciato la proposta di una dote ai 18enni finanziata con una tassa di successione per i super-ricchi, roba quanto meno controversa e poco egemonizzante. Calenda dovrebbe chiarire la sua posizione ad ore e potrebbe perfino ripiegare sulla corsa da solo. E il listone del Pd con Socialisti e Articolo 1-Mdp?

I no di Calenda e lo scoglio Rosatellum

Quello andrebbe a fare caleidoscopio con la lista Impegno Civico di Luigi Di Maio e quella Sinistra Italiana-Verdi, a cui poi potrebbe aggiungersi il tandem Azione-Più Europa, Italia Viva con il Movimento Cinquestelle da solo. Ovvio che con una situazione così frammentaria dalle parti di Giorgia Meloni si gongoli, anche perché Calenda potrebbe dire di no a Renzi ma proseguire con il suo “assolutamente no” a Di Maio. Ecco, matteo Renzi punta su questa divergenza per far decollare il terzo polo e superare la soglia di sbarramento del 3%. Un sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera spiega che il Pd in tandem con Mdp sarebbe in testa davanti a Fratelli d’Italia ma il centrodestra, nel suo complesso, sarebbe al 45,8. Il Rosatellum è inflessibile e Con Italia Viva data al 2,3% e Azione-Più Europa al 3,6% un eventuale terzo polo in formato coalizione faticherebbe non poco ad arrivare al 10%.