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Elezioni amministrative, le reazioni dei politici. Meloni: “FdI cresce ovunque”. Conte: “Dati non soddisfacenti”

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Elezioni amministrative: i maggior leader politici italiani hanno commentato i risultati delle votazioni che si sono tenute domenica 12 giugno.

Elezioni amministrative: i politici italiani hanno commentato i risultati delle votazioni che si sono tenute domenica 12 giugno. Quali sono state le reazioni dei maggiori leader del Paese?

Elezioni amministrative, le reazioni dei politici. Meloni: “FdI cresce ovunque”

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è stata uno dei primi politici a commentare i risultati emersi dalle elezioni amministrative che possono essere interpretate come un significativo successo da parte del centrodestra.

Nello specifico, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Via della Scrofa, Meloni ha affermato: “Non nascondo la soddisfazione di FdI. Si deve partire col dire che il centrodestra si afferma in queste elezioni. Durante la campagna ho sentito dire, chi vince queste elezioni, vince le politiche. Non so se lo ridirebbe… C’è il ritorno di un sano bipolarismo: centrodestra sia chiaro, compatto e alternativo alla sinistra. Questo ci chiedono gli elettori. Fdi cresce ovunque con dati molto significativi. FdI è la forza traino del centrodestra spiega il suo posizionamento“.

Letta: “Il centrosinistra unito vince. PD primo partito d’Italia”

Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha commentato le amministrative postando un video su Instagram.

Nel video, Letta ha dichiarato: “Quello che già oggi emerge chiaramente è che il centrosinistra vince quando è unito, quando lavora in modo più unitario possibile, quando mette in campo candidature credibili. E poi esce fuori il dato forse per noi più importante in questo momento, il Partito democratico è il primo partito d’Italia. Dal voto emerge chiaramente che l’unico argine alle destre nel nostro paese è un campo progressista attorno al Pd. Dobbiamo costruire questa alternativa progressista, democratica ed europeista. Sarà il nostro impegno nei prossimi mesi”.

Sul mancato quorum al referendum, poi, ha chiosato: “Tematiche così complesse devono essere oggetto di riforme fatte in Parlamento“.

Elezioni amministrative, Conte: “Dati non soddisfacenti”

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso grande insoddisfazione per l’esito delle Comunali.

L’ex premier, infatti, ha osservato: “Il M5S non raggiunge la doppia cifra: è in forte calo. Anche dove cambia pelle la situazione è compromessa: dobbiamo riflettere che la prima forza in Parlamento non esiste più nel Paese. Anche questa autorevolezza di Draghi con questo spread non sia tale. Questo voto ci interroga, lo dico agli alleati, se bisogna sostenere Draghi e questo Parlamento. C’è una maggioranza distante dal Paese – e ha ammesso –.  I dati che emergono dalle amministrative non ci soddisfano. Non possiamo cercare giustificazioni di comodo. Ma c’è dato che mi fa male ed è quello dell’astensionismo. Le amministrative sono state sempre state un tabù per M5s, a parte qualche tornata come a Torino e Roma. Però non sono qui per nascondermi dietro questa costante storica per il Movimento”.

Renzi, la posizione di Italia viva sulle amministrative

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, poi, ha asserito: “Se fossi ancora un dirigente del Pd, mi porrei il tema di fare un’alleanza col centro riformista (che fa buoni risultati sia coi nostri candidati che con quelli di Più Europa/Azione) anziché coi grillini. Staremo a vedere”.

Salvini: “20 nuovi sindaci e 10 sindaci in più rispetto a un giorno fa”

Infine, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha rilasciato alcune dichiarazioni rispetto ai risultati delle elezioni amministrative durante una conferenza stampa tenuta in via Bellerio a Milano.

Nello specifico, Salvini ha affermato: “Lo sforzo della Lega di essere collante del centrodestra, anche sacrificandosi in prima persona, è la strada vincente. Il centrodestra unito vince. Il centrodestra diviso, come a Verona, Parma e Catanzaro potrebbe vincere, se mai se la gioca al ballottaggio. A Verona, per esempio, se avesse corso unito la partita sarebbe già chiusa, ma con i se e i ma non si fa la storia. Avere la certezza di Palermo e Genova vinte dal centrodestra con il contributo determinante della Lega ci fa dire che nell’equilibrio tra centrodestra e centrosinistra, almeno a questo primo turno, la bilancia propende per il centrodestra. Alle prossime politiche il centrodestra vince solo unito. Chi pensa ad altri schemi non fa il conto con gli elettori – e ha aggiunto –. La Lega è arrivata avendo 49 sindaci. Se ce ne sarà uno in più andrà bene, se uno in meno male. Ma abbiamo 82 candidati, 20 nuovi sindaci e 10 sindaci in più rispetto a un giorno fa. Oggi siamo più forti di ieri”.