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Elezioni, Confprofessioni: preoccupati da scenario, politica riconosca interessi comuni Paese

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Roma, 14 set. (Labitalia) - "Il prossimo 25 settembre oltre 1,8 milioni di liberi professionisti si recheranno alle urne per contribuire ad eleggere un Parlamento che darà vita alla XIX legislatura da cui scaturirà il nuovo Governo, che avrà un compito oggettivamente impegn...

Roma, 14 set. (Labitalia) – "Il prossimo 25 settembre oltre 1,8 milioni di liberi professionisti si recheranno alle urne per contribuire ad eleggere un Parlamento che darà vita alla XIX legislatura da cui scaturirà il nuovo Governo, che avrà un compito oggettivamente impegnativo sotto tutti i punti di vista: politico, economico e sociale. La fine della XVIII legislatura ha colto il Paese in una fase molto delicata. I liberi professionisti italiani guardano con estrema preoccupazione a questo scenario sociale ed economico, che genera profonda incertezza. Mai come in questo momento è necessario che le forze politiche, nel pur doveroso confronto tra le diverse posizioni, si riconoscano negli interessi comuni del Paese". Così Confprofessioni in un documento programmatico presentato oggi, nel corso di un evento a Roma, alla forze politiche in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.

"Dopo i durissimi mesi della pandemia – fronteggiati con misure straordinarie che hanno determinato conseguenze profonde sulla società, l’occupazione e l’economia del Paese – l’Italia ha intrapreso un percorso di ripresa, trascinata dagli ingenti sostegni provenienti dall’Unione Europea canalizzati nel Pnrr", spiega Confprofessioni.

"In quel contesto di ricostruzione del tessuto economico e sociale è poi intervenuto il conflitto in Ucraina, che ha ulteriormente destabilizzato le economie dei Paesi europei sotto il profilo dell’approvvigionamento e dei costi delle risorse energetiche e alimentari, innescando una spirale inflazionistica pericolosa per la tenuta del potere d’acquisto delle famiglie e per le filiere produttive, in un quadro macroeconomico segnato da un preoccupante rallentamento dell’economia e aggravato da un divario sociale e territoriale sempre più profondo", conclude Confprofessioni.