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Elezioni Francia, dibattito tv: Macron denuncia la Le Pen

Elezioni Francia, dibattito Le Pen-Macron: scontro e offese in tv

È andato in onda il faccia a faccia tra Macron e Le Pen in vista delle prossime elezioni presidenziali. Sono volate offese in diretta tv

Il dibattito televisivo termina nel peggior modo possibile: Emmanuel Macron ha sporto denuncia contro Marine Le Pen per “falso e propagazione di false notizie destinate ad avere un’influenza sul voto”. A rivelarlo è stato lo stesso entourage del candidato di En Marche! dopo che mercoledì sera Marine Le Pen, durante il dibattito televisivo, ha insinuato che Macron avesse un conto offshore alle Bahamas. Intanto, secondo un sondaggio di Opinionway Macron ha il 61% dei consensi contro il 39% della leader del Front National.

“Non giochiamo al professore e allieva”

L’incontro tra i due candidati si è acceso fin da subito impedendo al giornalista moderatore ogni tipo di conduzione coerente della doppia intervista. Le Pen ha incalzato l’avversario con domande dirette, sghignazzando e cercando di farlo innervosire. Macron ha tentato in tutti i modi di mantenere la calma, facendosi scivolare addosso le accuse della sfidante. “Non giochiamo al professore e allieva” ha incalzato Le Pen, ricordando con questa battuta l’incontro del 1981 fra Mitterrand e Giscard d’Estaing, ma allo stesso tempo volendo alludere alla storia d’amore tra Macron e la sua professoressa, diventata poi sua moglie.

Macron: “Lei è una parassita del sistema”

Macron risponde a tono, ricordando che i Le Pen si presentano alle elezioni da quarant’anni e dichiarando che la leader del Fn è un’ “ereditiera” e “parassita del sistema”. Le Pen: “Io sono la candidata del potere d’acquisto ai francesi, lei è il candidato del potere di acquistare la Francia”; e ancora: “Comunque vada la Francia sarà governata da una donna: o me o Madame Merkel”.

Il candidato di En Marche si mostra freddo e formale, mentre Le Pen si infervora cercando di interpretare la rabbia dell’elettorato. Macron si rivela più preparato in economia e sottolinea come alcune proposte del Fn sono del tutto irrealiste, tra queste: l’età pensionabile a 60 anni, le misure protezionistiche e i dazi.

Sul tema caldo del terrorismo, Le Pen sferra un colpo a Macron citando il cado di Mohamed Saou, esponente di En Marche, accusato di simpatizzare per il movimento islamista ‘Indigenes de la Republique‘. Macron risponde: “I terroristi sperano che Le Pen sia eletta perché vogliono la guerra civile, l’esplosione dell’odio nella nostra società”.

Tutto il faccia a faccia è stato condito da offese reciproche. Macron si è difeso cercando di sedare l’intemperanza della sfidante: “Lei dice solo menzogne” o ancora “Smetta di dire stupidaggini”.

Le Pen barcolla quando deve snocciolare il suo programma, soprattutto sulle contraddizioni di Frexit e sull’uscita dall’euro. Sui numeri e sulle proposte concrete sfuma le risposte e non risulta efficace. S’impegna molto invece ad attaccare l’avversario. Mentre Macron tenta di enumerare le sue controproposte con maggiore autocontrollo e rigore: secondo il primo sondaggio, per il 63% è lui il preferito dai francesi.