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Elezioni in Germania, Afd terzo partito: estrema destra per la prima volta al Bundestag

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Ultimo scandalo per la Germania. Una dichiarazione di Alexander Gauland suscita qualche polemica. In occasione dell’incontro con l’ala 'voelkisch’, che è quella più radicale, il leader ha dichiarato che si ha il diritto di essere orgogliosi di quello che hanno fatto i soldati tedeschi nelle due guerre passate.

Ultimo scandalo per la Germania. Una dichiarazione di Alexander Gauland suscita qualche polemica. In occasione dell’incontro con l’ala ‘voelkisch’, che è quella più radicale, il leader ha dichiarato che si ha il diritto di essere orgogliosi di quello che hanno fatto i soldati tedeschi nelle due guerre passate.
Il giovane partito Afd, in quattro anni, è diventata la terza forza del Bundestag. Prenderà oltre 80 deputati e a questo punto è più che leggittimo chiedersi se nel partito fondato dall’oscuro economista di Amburgo, Bernd Luck, esista ancora un’ala moderata. Soprattutto dopo la considerazione che le SS, coloro che si occupavano delle fucilazioni di massa, delle trincee e delle persecuzioni degli ebrei “facessero soltanto il loro dovere”.

L’ascesa

Il successo del partito, è avanzato notevolmente nelle ultime settimane di campagna elettorale, parallelamente ad una radicalizzazione dei contenuti e dei messaggi mandati dagli anti-euro.
A non fermare questa ascesa non è bastato nemmeno lo smascheramento dell’altra leader del partito, Alice Weidel, alla quale è stata scoperta una mail del 2013 che la dipingeva come una delirante complottista xenofoba.
Il giurista Gauland ha militato a lungo nella Cdu e ha difeso il leader antisemita dell’Afd, Bjoern Hoecke, il quale ha detto che non tutto di Adolf Hitler è “da buttar via”. Aggiunge inoltre che il monumento situato a Berlino dedicato all’olocausto è “una vergogna”. Secondo Gauland, Hoecke rappresenta “lo spirito” del partito. Gauland, per non farsi mancare niente, ha scatenato una bufera per aver dichiarato la sua speranza che la ministra all’Integrazione di origine turca, Oezoguz, venga liquidata in Anatolia.

Identità del partito

Il fondatore del partito, Lucke, a luglio del 2015 ha lasciato il partito perché riteneva fosse diventato troppo populista grazie alla guida di Frauke Petry. Due anni dopo però anche Petry ha lasciato il partito, dopo aver tentato di rendere l’Afd più accessibile ad un elettorato più moderato.
Il segretario generale della Spd, Hubertus Heil, ha dichiarato il suo timore di non avere più a che fare con una destra populista ma con un’estrema destra. Questa comunque è un’elezione entrata nella storia. E’ la prima volta che un partito di estrema destra entra a far parte del Bundestag.

I possibili candidati

Uno di quelli che entrerà nel Bundestag è Jens Maier, un militante degli anti islamisti, il quale ha definito i profughi “feccia” sostenendo che i neonazisti della Npd siano coloro che hanno sempre difeso la Germania. Un altro che ha buone probabilità di riuscita è Enrico Komning. Lui si vanta su Facebook di aver cantato la prima strofa nazista dell’inno tedesco insieme alla figlia.
Tra tutti i candidati dell’Adf ci sono numerosi simpatizzanti degli “identitari”, un gruppo che rappresenta un movimento di estrema destra che tenta di piacere ai giovani dandosi un tono hipster. Non manca poi il gruppo che sta in mezzo agli anti islamisti e l’Afd. Per Thomas Goebel la Germania è invasa da parassiti che mangiano la carne dei tedeschi. Per ora comunque tutto corre verso il Bundestag. Si attende la prossima udienza.