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Elezioni poltiche 2018, Gentiloni: 'Investire nel futuro'

Elezioni poltiche 2018

Elezioni politiche 2018, Gentiloni è intervenuto alla Luiss di Roma ed ha affermato che non è tempo di scardinare pilastri del sistema.

Elezioni politiche 2018, Paolo Gentiloni è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico alla Luiss di Roma. Ha affermato che non è il tempo di scardinare i pilastri del nostro sistema, e che non è tempo per le cicale. Ma, bensì, bisogna investire nel futuro. Nella prossima legislatura, secondo il premier, sarà importantissimo non dimenticare che uno degli obettivi dovrà essere passare dalla stabilizzazione e leggerissima discesa del debito a una fase di riduzione graduale, sostenibile e significativa del debito pubblico.

Elezioni politiche 2018 Gentiloni

Il premier Paolo Gentiloni è intervenuto sulle elezioni politiche 2018 all’inaugurazione dell’anno accademico della Luiss di Roma. Ha affermato che adesso non è il tempo di scardinare pilastri del nostro sistema, dal sistema pensionistico a quelli del sistema fiscale. “Non è il tempo delle cicale ma dell’investimento sul futuro”.
Inoltre, a proposito di ciò, in previsione del dopo voto delle elezioni politiche 2018, il premier Paolo Gentiloni ha ribadito quanto sarà essenziale, durante la legislatura, non dimenticare che uno degli obiettivi dovrà essere passare dalla stabilizzazione e leggerissima discesa del debito ad una fase di graduale riduzione, importante e significativa del debito pubblico italiano.

E riguardo alle elezioni politiche 2018 del 4 marzo, dalle quali si teme che non possa uscire un reale vincitore, Gentiloni ha affermato di sentirsi comunque tranquillo. Il premier ha dichiarato che l’Italia, nonostante il cambio dei governi, è uno dei Paesi più affidabili. Ha infatti ricordato: “Alla frequenza dei cambi di governo non ha corrisposto un andamento altalenante delle scelte in politica estera ed economica a danno degli investitori. Siamo un paese che merita che fiducia, da parte nostra e da parte degli italiani”.

Tuttavia questa fiducia che non deve comunque far dimenticare i problemi del nostro Paese. Paolo Gentiloni ricorda anche che siamo usciti dalla più grande crisi dal dopoguerra, ma abbiamo di fronte una parte di Italia che corre e una parte in difficoltà. “Se non ci occupiamo anche di questa parte faremo molta fatica a progredire”.

elezioni politiche 2018

Bassa affluenza alle urne

Nel frattempo, sono in molti a scommettere che alle prossime elezioni politiche 2018 la percentuale alle urne sarà inferiore rispetto al 75,2% delle precedenti. Il timore è che si possa superare il calo di cinque punti che si è verificato tra le politiche del 2008 e quelle del 2013. Il compito dei partiti è anche chiarire perché è rilevante per gli elettori andare a votare o meno.
Alle elezioni regionali, come alle europee e alle amministrative, di solito la partecipazione è inferiore rispetto a quella che si verifica alle politiche. Ma, anche se l’affluenza non scenderà certo ai livelli di questo tipo di elezioni, la tendenza negativa che viene riscontrata in tutte le elezioni non lascia ben presagire su quanto avrà luogo il prossimo 4 marzo. Manca solo un mese e mezzo.

Questo calo si può spiegare in parte col calo di fiducia degli italiani.
Secondo uno studio svolto Itanes nel 2013, ben tre elettori su quattro avevano detto di non avere nessuna fiducia nel Parlamento a fronte del fatto che poi tre su quattro si sono recati alle urne.
Nell’anno 2008, i votanti sono stati circa otto su dieci, ma quasi altrettanti sottolineavano di non avere nessuna fiducia nei confronti del Parlamento. Quindi nelle ultime due elezioni, come in quelle ancora precedenti, c’è sempre stata una grossa quantità di cittadini italiani che entra, o entrava all’epoca, nella cabina con pensieri di sfiducia o almeno di sospetto nei confronti dell’oggetto del voto che stavano per eseguire.