Giovanna Angelino Eliminare la carie in modo del tutto naturale si può fare. Ecco spiegato come.
La carie è un problema molto spesso sottovalutato. Avere dei denti cariati può portare ad altri disturbi e complicazioni.
All’inizio la carie non è fastidiosa e non dà luogo a sintomi. Per cui una buona abitudine sarebbe quella di fare una pulizia dei denti e un controllo almeno ogni sei mesi.
Uno dei sintomi iniziali della carie è la perdita della lucentezza ai denti; lo smalto sembra spento e opaco.
La prima complicazione della carie in stato avanzato è il dolore ai denti. La sensibilità ala caldo e al freddo è un altro sintomo significativo. Infine anche l’alito cattivo può far sospettare una carie.
Quanto più è profonda la carie, più salgono i rischi di una infiammazione delle papille.
Se la carie viene ulteriormente trascurata può provocare ascessi e perfino cisti.
Avere cura dei denti, vuol dire soprattutto fare molta prevenzione. Quest’ultima si fa con una corretta igiene orale.
E’ buona abitudine lavarsi i denti tre volte al giorno, dopo i pasti, usare colluttori , il filo interdentale. Anche l’alimentazione è importante. Gli zuccheri e i carboidrati complessi favoriscono la carie.
Inoltre masticare bene i cibi serve a rinforzare la dentatura. Sappiamo tutti che il caffè e il fumo macchiano i denti.
Un altro segreto per proteggersi dalla carie è masticare chewing- gum, senza zucchero, contenenti fluoro e xilitolo. In questo modo viene stimolata la salivazione e la produzione di sostanze antibatteriche.
Inoltre è ormai noto che molti patologie sono legate alla salute dei denti. Fra questi si ricordano il diabete, cardiopatie, tendiniti.
Una recente ricerca dell’Institute Of Expertise Athlone, ha dimostrato che l’olio di cocco può essere un valido aiuto contro la formazione della carie.
Basta qualche sciacquo con l’olio di cocco, per proteggersi dalla carie e avere denti più bianchi, in quanto ha proprietà sbiancanti. Di recente anche Gwyneth Paltrow, ha dichiarato di ricorrere all’olio di cocco per i suoi denti.
