facconti Spamming o Junk Mail: ecco come procedere con l’impostazione dei Filtri nella propria casella di posta elettronica per eliminare/bloccare messaggi indesiderati
Lo spamming o fare spam è una pratica utilizzata e molto diffusa oggi per chi invia e riceve email, può essere del tutto volontaria ma pure a nostra insaputa: l’invio di posta elettronica anche verso indirizzi generici o sconosciuti di messaggi ripetuti ad alta frequenza o monotematici tale da renderli indesiderati (commerciali o pure offensivi o di dubbio contenuto) è noto nel gergo comune come posta “spazzatura” (junk mail). Fare spamming può essere messo in atto attraverso un qualunque sistema di comunicazione digitale, come Internet, attraverso messaggi di posta elettronica, social network come Facebook, Twitter, forum, chat ed altri servizi online.
Il fenomeno dello spamming attraverso la posta elettronica ha conosciuto una crescita sempre più rilevante negli ultimi anni e si stima oggi che gli spam rappresentino dall’85 al 90% di tutte le mail spedite nel mondo. Questo viene a rappresentare un onere non indifferente per il proprietario del sito e viene considerato, al contempo, una forma di furto di servizi digitali. Molti soggetti che praticano lo spamming scientemente mandano i loro messaggi elettronici attraverso gli open mail relay; i server impiegati per inviare e-mail attraverso Internet, inviano la posta elettronica da un server all’altro; i server utilizzati dagli ISP richiedono una forma di autenticazione che garantisca ed assicuri che l’utente sia un valido e riconoscibile cliente dell’ISP. I server open relay non controllano chi sta utilizzando il server ed inviano tutta la posta elettronica al punto di destinazione, rendendo sempre più difficile e laborioso rintracciare il mittente.
Per quanto concerna la disciplina giuridica, la normativa di riferimento è quella contenuta all’articolo 130 del Codice Privacy, rubricato “Comunicazioni indesiderate”, che di seguito riportiamo parzialmente: “Fermo restando quanto stabilito dagli articoli 8 e 21 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, l’uso di sistemi automatizzati di chiamata o di comunicazione di chiamata senza l’intervento di un operatore per l’invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale è consentito con il consenso del contraente o utente. 2. La disposizione di cui al comma 1 si applica anche alle comunicazioni elettroniche, effettuate per le finalità ivi indicate, mediante posta elettronica, telefax, messaggi del tipo Mms (Multimedia Messaging Service) o Sms (Short Message Service) o di altro tipo. 3. Fuori dei casi di cui ai commi 1 e 2, ulteriori comunicazioni per le finalità di cui ai medesimi commi effettuate con mezzi diversi da quelli ivi indicati, sono consentite ai sensi degli articoli 23 e 24 nonchè ai sensi di quanto previsto dal comma 3-bis del presente articolo. 3-bis. In deroga a quanto previsto dall’articolo 129, il trattamento dei dati di cui all’articolo 129, comma 1, mediante l’impiego del telefono e della posta cartacea per le finalità di cui all’articolo 7, comma 4, lettera b), è consentito nei confronti di chi non abbia esercitato il diritto di opposizione, con modalità semplificate e anche in via telematica, mediante l’iscrizione della numerazione della quale è intestatario e degli altri dati personali di cui all’articolo 129, comma 1, in un registro pubblico delle opposizioni. (20) 3-ter. Il registro di cui al comma 3-bis è istituito con decreto del Presidente della Repubblica da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, acquisito il parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, nonchè, per i relativi profili di competenza, il parere dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che si esprime entro il medesimo termine…..”.
Dalla lettura dello stesso, ben si comprende come l’impianto di regolazione scelto dal legislatore italiano sia quello dell’opt-in, che prevede la possibilità di avvalersi del trattamento dei dati personali solo dopo aver ottenuto il consenso del soggetto interessato e fa esplicito divieto dell’invio di comunicazioni a scopi pubblicitari, per la vendita diretta o per ricerche di marketing effettuato celando l’identità del mittente o senza fornire un idoneo. Anche se è prevista una deroga al dettato che consente di utilizzare gli indirizzi mail, fornite dal soggetto interessato nel contesto della vendita di un prodotto o servizio, per l’invio di messaggi promozionali aventi ad oggetto simili beni o servizi, senza richiedere il consenso.
Chiarita la disciplina normativa che era di interesse rilevante per comprendere il fenomeno dello spamming, passiamo alla prassi tecnica e vediamo con quali passaggi è possibile eliminare spam mail da Libero: controllate sempre il vostro Account, controllate che il Computer non sia affetto da virus ed utilizzi programmi anti-malware ed anti-virus. Per eliminare le mail di Spam o mittenti indesiderati devi eseguire questi passaggi:
- Per bloccare ed eliminare le Spam devi selezionare i messaggi indesiderati presenti nella Posta arrivata e cliccare sul bottone Spam in alto
- Per bloccare ed eliminare alcuni mittenti indesiderati, seleziona il messaggio indesiderato, clicca Altro presente nel menù a tendina in alto, e seleziona la voce Blocca Mittente.
Una diversa alternativa è quello di creare un filtro che rinvii le mail indesiderate di un certo mittente direttamente nel Cestino o nella cartella Spam. Ecco come devi creare un filtro Impostazioni MAIL> Filtri> Aggiungi Filtro e procedi con le indicazioni che seguono.
