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Elio Vito: "Al giuramento con figli nati fuori dal matrimonio e difendono la famiglia tradizionale"

Elio Vito attacco

L'ex parlamentare di Forza Italia, Elio Vito ha criticato quanti hanno difeso la famiglia tradizionale, senza però metterla in pratica.

Nel corso della cerimonia del giuramento che ha portato all’ufficializzazione del nuovo Governo Meloni erano presenti diversi familiari, figli o ancora fidanzati/e dei nuovi ministri. Tra questi la figlia e il compagno del nuovo presidente del Consiglio o ancora i due figli e la fidanzata del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. Ed è da qui che è partito l’attacco dell’ex deputato di Forza Italia Elio Vito.

Quest’ultimo, ad oggi nelle fila dei Radicali Italiani, pur non facendo nomi, attraverso un tweet, ha attaccato quanti difendono il concetto di famiglia tradizionale, ma che nei fatti non lo mettono in pratica. Contestualmente ha fatto dei chiari riferimenti a Giorgia Meloni o ancora allo stesso Salvini.

Governo Meloni, l’attacco di Elio Vito: “E poi difendono la famiglia tradizionale”

Su Twitter, l’ex parlamentare, nel portare all’attenzione la questione, ha usato parole nette: “Che bello vederl* arrivare al giuramento con compagno, fidanzata, conviventi, figlie fuori dal matrimonio e figli di altri matrimoni. Peccato che poi difendano la famiglia tradizionale…”. 

Com’è noto, il nuovo presidente del Consiglio Giorgia Meloni è legata da anni ad Andrea Gianbruno e dal quale ha avuto la piccola Ginevra. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è padre di Federico e Mirta. Il primo è nato nel 2003 dalla ex moglie e giornalista Fabrizia Ieluzzi, mentre la seconda è nata nel 2012 dalla relazione con l’avvocata Giulia Martinelli. Dopo essere stato legato ad Elisa Isoardi, si è fidanzato con l’attuale compagna Francesca Verdini. 

La critica sui nomi dei ministeri

In un secondo tweet Elio Vito ha criticato la scelta dei nomi dei ministeri: “I ministeri con portafoglio devono essere modificati con legge. Quindi Made in Italy è ancora Sviluppo economico, sovranità alimentare non esiste ma Politiche agricole alimentari forestali sì e niente merito all’Istruzione”.