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Emergenza stupri. Laura Boldrini: "Serve un decreto"

Laura Boldrini

Davanti l'ondata di notizie di stupri degli ultimi tempi Laura Boldrini manifesta la volontà di fare un decreto per tutelare le donne.

Emergenza stupri

Le notizie delle ultime settimane sono piene di storie di donne che subiscono violenza sessuale – o almeno rischiano di subirla. Sono dati sconcertanti, che dovrebbero preoccupare tutti, non solo le donne. A questo proposito si è espressa il ministro Laura Boldrini, durante la Festa Nazionale di Sinistra Italiana. “Ieri, al mio appello, hanno risposto solo donne. Ma la violenza sulle donne non è un problema di donne, ma di uomini. Molti ancora nicchiano, vedono questo problema quasi come una scocciatura. Invece siamo di fronte a un’emergenza nazionale, serve un decreto.” Il ministro Boldrini ha sempre manifestato un grande interesse per la dignità della donna, in ogni contesto a partire da quello quotidiano. Inoltre, purtroppo, è stata l’oggetto di derisioni politiche particolarmente pesanti e inadeguate, che si basavano proprio sulla violenza sessuale.

Insulti alla Boldrini

Si sa che nel dibattito politico negli ultimi tempi non c’è rispetto per nessuno, ma nei confronti di Laura Boldrini sono stati usati dei toni che non dovrebbero essere consentiti in nessun contesto. Visto il suo forte impegno per difendere le donne dagli stupri, molte invettive (guarda caso formulate sempre da uomini) auguravano al ministro di venire violentata. Su questi toni si sono espressi un sostenitore foggiano di Noi con Salvini e il sindaco di Pontivrea (Savona), Matteo Camiciottoli. Quest’ultimo ha postato sui social una foto di Guerlin Butungu, autore degli stupri di Rimini, e ha poi scritto “Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari gli mette il sorriso, che ne pensate?” Un comportamento certamente indegno; la violenza sessuale è un’esperienza orrenda, che non si augurerebbe a nessuno. Inoltre, in questi tempi in cui lo stupro sembra quasi all’ordine del giorno, una minaccia del genere sembra essere fin troppo concreta.

La colpa non è delle donne

A completare il quadro ci sono le dichiarazioni fatte nelle ultime settimane dal senatore D’Anna. Quest’ultimo aveva praticamente parlato di un istinto incontrollabile negli uomini e perciò erano le donne a doversi contenere nell’aspetto fisico e a dover stare attente. Ha poi ritrattato, dicendo di non essere stato compreso, ma il pensiero espresso dal senatore D’Anna è, purtroppo, comune a quello di molti altri uomini. Laura Boldrini ha così replicato: “È inaccettabile la dimensione di chi dice che se una donna si veste in un certo modo provoca: provoca cosa? Dobbiamo aiutare i giovani e le ragazze a rispettarsi reciprocamente, a partire dalla scuola. Le ragazze devono essere libere di vestirsi come vogliono.” Per il ministro Boldrini rimane fondamentale approvare un decreto per tutelare le donne e impedire agli uomini violenti di continuare ad agire indisturbati. “Che facciamo, invochiamo il burqa? È un dibattito assurdo.” esclama infine. Non c’è dubbio che la sicurezza della donna deve essere messa al primo posto.