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Emilia R., aperti 4 mila cantieri per prevenire danni ambientali

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Ferrara, 22 set. (askanews) - In Emilia-Romagna sono stati avviati i lavori in 4.000 cantieri sulla difesa del suolo per un valore di 760 milioni di euro. Lo ha detto l'assessore all'Ambiente e alla Difesa del suolo, Irene Priolo, a RemTech Expo in corso a Ferrara. A dicembre l'Emilia-Romagna ado...

Ferrara, 22 set. (askanews) – In Emilia-Romagna sono stati avviati i lavori in 4.000 cantieri sulla difesa del suolo per un valore di 760 milioni di euro. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e alla Difesa del suolo, Irene Priolo, a RemTech Expo in corso a Ferrara.

A dicembre l’Emilia-Romagna adotterà il nuovo piano dei rifiuti che conterrà il nuovo piano delle bonifiche, come ha ricordato l’assessore Priolo. “Credo che la rassegna di RemTech si collochi a pieno titolo in una visione strategica che vogliamo portare avanti, anche perché stiamo candidando 33 siti al Pnrr. Per cui da questo punto di vista entriamo anche noi con questa pianificazione strategica che ha censito 1.151 siti in Emilia-Romagna di cui però il 50% sono già stati risolti”.

Si parla di dissesto, di gestione dei rifiuti, della Protezione civile, sostenibilità e transizione ecologica sono temi fondamentali per la Regione Emilia-Romagna e rientrati all’interno del Patto per il lavoro e per il clima sottoscritto di recente. L’appuntamento di Ferrara è stato anche l’occasione per fare il punto sulla gestione di emergenze nel modenese, come l’alluvione a Nonantola e, nei giorni scorsi, il tornado a Carpi.

“Diverse le cose che abbiamo messo in campo – ha spiegato Priolo -. Intanto la gestione dell’emergenza sta diventando sempre più professionale con un approccio sempre più puntuale e questo ci consente di contenere i danni derivanti da eventi catastrofici come quelli che abbiamo avuto. L’alluvione che abbiamo avuto a Nonantola l abbiamo risolta in non più di 48 ore. Questo è stato possibile prima di tutto per l esperienza maturata negli anni e poi dall’intervento della colonna mobile regionale con il supporto di Piemonte Lombardia e Veneto: forze che si stanno integrando sempre di più attraverso il coordinamento del Dipartimento nazionale”.

Occorre “intervenire nell emergenza ma ancora più importante nella prevenzione. Per cui stiamo mettendo avanti molti cantieri. L’Emilia-Romagna in questo momento ha 4.000 cantieri sulla difesa del suolo per un valore di 760 milioni di euro – ha proseguito l’assessore -. Un grande investimento perché la sicurezza territoriale aiuta a prevenire danni maggiori. Oggi l’incidenza sul Pil nazionale è stimata pari allo 0,5% per quanto riguarda i danni derivanti da calamità naturale. E’ evidente che se non interveniamo anche sui cambiamenti climatici come ci dicono i rapporti tra un po di anni l’incidenza sarà intorno al 6-7%. Quindi da questo punto di vista la transizione ecologica è estremamente importante perché noi dobbiamo assolutamente investire adesso perché questo significherà risparmiare non solo risorse economiche ma anche migliorare la qualità della vita dei territori”.