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Emilia-Romagna: sette giorni per aspirare acqua e fango da Conselice

La priorità è aspirare acqua e fango da Conselice e dall'Emilia-Romagna

Ivan Portoghese e il tempo necessario ad aspirare acqua e fango da Conselice prima che tutto solidifichi al sole

L’esigenza assoluta per l’Emilia-Romagna è quella di aspirare acqua e fango dalle zone alluvionate, in particolare dai luoghi sanitariamente più a rischio come Conselice: ci vorranno ancora giorni interi e all’Ansa un esperto del Cnr spiega dove è prioritario agire e come. Non meno di una settimana, questo è il timing per prosciugare e bonificare dall’acqua i centri abitati colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna.

Come aspirare acqua e fango da Conselice

Ma ci sono problemi paralleli come quello dello smaltimento del fango. Ne ha parlato Ivan Portoghese, ricercatore dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche. E il problema “è primariamente allontanare le acque dai centri abitati e dalle cantine, dove la gente deve tornare a vivere. Quindi è importante aumentare il numero di idrovore impegnate sul territorio, perché più ne saranno disponibili e prima si potranno prosciugare le varie aree pompando l’acqua dalle zone più basse di nuovo verso i canali”. Per farlo però non serve utilizzare “poche grandi pompe, ma piuttosto un numero elevato di piccole pompe con motore a scoppio. La solidarietà nazionale e internazionale si è già messa in moto”.

Bonifica e problema del fango solidificato

Ecco, in quel modo è realistica la previsione che sia necessaria circa una settimana per la bonifica dell’acqua nei centri urbani”. E per eliminare il fango? “Bisogna fare presto, prima che si solidifichi, altrimenti si rende necessario l’utilizzo di altra acqua per poterlo diluire e asportare con le idrovore. Questo è un problema, perché al momento stalle e cantine sono in molti casi invase dal fango e ci vuole sicuramente molto più tempo a smaltire il fango rispetto all’acqua”.