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En Marche! respinge candidatura Valls: "Non soddisfa criteri necessari"

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En Marche! ha respinto la candidatura di Manuel Valls nella candidatura di quest'ultimo alle prossime legislative che si terranno nei gioni 11 e 18 giugno

En Marche! è un partito politico francese fondato lo scorso anno da Emmanuel Macron, neo eletto presidente del paese transalpino quando era ministro dell’economia nel secondo Governo Valls. Dopo la vittoria di Macron si cominciano a valutare le candidature per formare le candidature alle legislative.

Il nome di Valls sembrerebbe non soddisfare i requisiti per l’accettazione di En Marche! Questo è quanto ha dichiarato l’incaricato del presidente Emmanuel Macron di stilare le giuste candidature Jean-Paul Delevoye, ex neogollista.

L’ex premier socialista è stato per il momento escluso dal potersi presentare alle elezioni che si terranno l’11 e il 18 giugno prossimo nelle liste del movimento. Una situazione che sarà meglio valutata nei prossimi giorni anche se al momento Valls parrebbe escluso. Di certo ci sarà da attendersi la reazione dell’ex leader del partito della sinistra francese che non mancherà di dire la sua.

Nel frattempo proseguono le dichiarazioni dei leader sconfitti per la corsa all’Eliseo. Dopo le frasi dei giorni scrsi di Marine Le Pen, battuta al ballottaggio dal neo presidente, sono arrivate anche le parole del capo della “gauche” radicale della “France Insoumise” Jean-Luc Mechelon.

Quest’ultimo non ha mancato di fare i complimenti ad Emmanuel Macron per la carica ricevuta dal popolo francese ma non ha disdegnato pure di ricordare come, dopo la sconfitta patita la primo turno nelle presidenziali, occorrà grande unità alle prossime legislative. Proseguendo ha ricordato che questo potrà servire per “non dare ulteriori pieni poteri a Macron”.

Quindi ha passato a criticare l’uso del simbolo monarchico dei festeggiamenti per l’elezione al Louvre. Chiusura ovviamente con una stoccatina al neo numero uno francese con la quale promette “di combatterlo” inesorabilmnete durante la sua legislatura.

Evidentemente anche in Francia la “guerra” tra le varie fazioni è cominciata già dal giorno dopo le elezioni di Emmanuel Macron, gli “sconfitti” non si sono assolutamente ritirati ma sono pronti a dare battaglia su tutte le questioni che saranno trattate dal nuovo numero uno dell’Eliseo.