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Eni al Maker Faire, un polo tecnologico e il reattore a fusione

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Roma, 7 ott. (askanews) - Ricerca, innovazione e nuove tecnologie come chiavi per affrontare le sfide presenti e future di un settore quantomai strategico come quello dell'energia. Puntando a forniture eque e sostenibili per tutti. E' lo spirito con cui Eni ha inaugurato il suo nuovo polo tecnolog...

Roma, 7 ott. (askanews) – Ricerca, innovazione e nuove tecnologie come chiavi per affrontare le sfide presenti e future di un settore quantomai strategico come quello dell’energia. Puntando a forniture eque e sostenibili per tutti. E’ lo spirito con cui Eni ha inaugurato il suo nuovo polo tecnologico, in occasione del Maker Faire di Roma, che quest’anno, alla decima edizione, è stato allestito nello spazio dell’ex gazometro a Ostiense, e si svolge dal 7 al 9 ottobre. A presentarlo, nella conferenza di apertura, Monica Spada, responsabile di ricerca e innovazione di Eni.

“Oggi presentiamo il nostro Eni 2050 Lab, che è uno spazio di ricerca e innovazione che poniamo in un contesto di rinnovamento anche del sito, che era un sito dismesso che quindi oggi si apre all’innovazione, proiettandosi al futuro. E’ per noi uno spazio di ricerca dove vogliamo rafforzare le sinergie e le partnership con università e player industriali, per portare avanti ricerca applicata proprio per la decarbonizzazione”.

Il gruppo, che si conferma Main Partner del Maker Faire, ha predisposto uno spazio espositivo e un laboratorio a vista, costituito da apparecchiature all’interno di un sistema tecnologico e un’area di visualizzazione immersiva di modelli avanzati.

“Ci focalizziamo su tre aree principali che sono la decarbonizzazione di processi e prodotti, quindi tutto quello che riguarda l’efficienza energetica e il complesso di attività di tecnologie nella cattura, stoccaggio e riutilizzo dell’anidride carbonica. La produzione di biocarburanti attraverso il trattamento di biomasse di scarto e rifiuti, quale gli oli di frittura e i grassi animali, o scarti delle materie agricole per fare dei prodotti per la mobilità dei carbonizzati e che sono in grado di di affrontare la sfida nella riduzione delle emissioni dei trasporti leggeri, pesanti e anche avio marittimo. Ed infine nell’elettrificazione lavoriamo per lo sviluppo di rinnovabili innovative, quali ad esempio che derivano dallo dallo sviluppo di energie dal moto ondoso fino a iniziative Breakthrough, quali la fusione a confinamento magnetico”.

Un altro elemento chiave che Eni presenta è infatti una grande riproduzione, visitabile dal pubblico, di un prototipo di “Tokamak”, un reattore con cui, grazie a campi magnetici molto potenti, si punta a confinare l’idrogeno fino a ottenerne la fusione, da cui ricavare energia pulita virtualmente illimitata.

“Vogliamo anche ovviamente trovarci in questo contesto del Maker Faire per rafforzare e allargare tutto quello che è l’ecosistema dell’innovazione. E’ anche poi uno spazio che lasciamo per i non addetti ai lavori dove poter raccontare e presentare tutti quelli che sono gli impegni di Eni nella decarbonizzazione attraverso tutte le iniziative con un approccio olistico in tutte le possibili reti di carbonizzazione”.