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Epatite acuta nei bambini, Oms: "169 casi segnalati, adenovirus ipotesi possibile"

Già una decina i cadi di epatite pediatrica in Italia

L'OMS ha reso nota la presenza di 169 casi di epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini: la maggior parte si trova in Europa.

L’Oms ha fatto il punto sui casi di epatite acuta di origine sconosciuta registrati nei bambini dopo l’allarme partito dal Regno Unito: in Italia sono al momento 11 i soggetti sospettati di soffrirne di cui uno già sottoposto a trapianto di fegato.

Oms sui casi di epatite acuta nei bambini

Stando ai dati aggiornati al 21 aprile, ha riferito l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i casi di epatite segnalati sono in totale 169 rilevati in 11 paesi. La maggior parte è stata registrata in Europa, a cui si aggiungono 9 pazienti negli Stati Uniti e 12 in Israele. Diciassette bimbi sono stati sottoposti a trapianto di fegato e un caso si è rivelato fatale.

Gli esperti hanno riferito che sono in corso le indagini per capire da cosa sia causata la malattia e sottolineato che “l’adenovirus è un’ipotesi possibile“. Esso è stato rilevato in 74 casi, 19 dei quali erano anche positivi al Covid.

I casi sospetti in Italia

Il Ministero della Salute italiano ha reso noto che, al 22 aprile, ha ricevuto 11 segnalazioni di possibili casi di epatite misteriosa che fanno riferimento a pazienti individuati in Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto. Le indagini hanno permesso di escluderne uno e accertarne due (entrambi attualmente ricoverati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo), mentre gli altri otto sono ancora in fase di valutazione. Uno di loro ha dovuto fare ricorso al trapianto di fegato.

Le autorità hanno chiarito che per “casi confermati” si intendono i bambini con meno di dieci anni che, non prima del primo gennaio, hanno manifestato una forma di epatite acuta (con test negativo ai virus dell’epatite A, B, C, D ed E) e con valori delle transaminasi superiori a 500. I “casi possibili” sono invece riferiti a ragazzi più grandi (11-16 anni) che presentano queste stesse condizioni.