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Equipaggio scomparso del dirigibile L-8:un mistero irrisolto

equipaggio scomparso

Un evento che accadde nel 1942 è ancora oggi irrisolto. Il protagonista della vicenda è un dirigibile militare.

Un equipaggio scomparso e un dirigibile. Questi sono i protagonisti di una storia davvero inquietante. Esistono molti misteri irrisolti nella storia ed ora stiamo per raccontarne uno davvero incredibile. Tutto accade alle 6 di mattina del 16 agosto del 1942. Stiamo parlando del dirigibile Love-8 appartenente alla Marina Militare statunitense. Quella mattina era pronto a prendere il volo da Treasure Island, luogo che si trova nella baia di San Francisco. Il dirigibile aveva una missione, doveva raggiungere la ricognizione antisommergibile. Il periodo di cui stiamo parlando è molto particolare, siamo a tre anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. E gli Stati Uniti sono entrati in guerra solo da nove mesi. Durante questo breve periodo però gli Stati Uniti avevano già perduto una grande quantità di navi. Circa una mezza dozzina. Queste furono affondate dai sottomarini rivali, i giapponesi. I quali erano anche riusciti a distruggere un impianto di perforazione petrolifera particolarmente importante.

Il dirigibile

C’era un estremo bisogno di tenere sotto controllo le intere coste della California e, per adempire al meglio a questo compito, gli Stati Uniti decisero di tirar fuori un mezzo quasi definibile antico, il dirigibile. Lui era il Love-8 e anche se era un “ferro vecchio” era comunque dotato di armi efficaci. Queste erano una mitragliatrice e due bombe di profondità. La missione era quella di controllare ogni mezzo di trasporto giapponese o qualsiasi altro mezzo minaccioso. Individuare e affondare i sommergibili giapponesi, che avrebbero navigato al largo di San Francisco, era il suo scopo.

Equipaggio scomparso, l’inizio

Gli uomini che facevano parte dell’equipaggio erano il tenente Ernest Cody e il guardiamarina Charles Adams. Tutti e due gli uomini erano persone decisamente addestrate e considerate particolarmente esperti. Cody è ricordato come un tipo taciturno e veniva considerato come una persona che manteneva sempre il controllo. Anche in casi particolari, soprattutto quelli di grave pericolo. Adams era un esperto di voli con il dirigibile e quindi era considerato un veterano. Il programma prestabilito consisteva in un volo di quattro ore circa. Tutto era organizzato alla perfezione e tutto era sotto controllo. Quel fatidico 16 agosto il cielo era prevalentemente nuvoloso ma la visibilità, nonostante tutto, permetteva l’avvio della missione. Il mezzo, inoltre, era anche stato controllato e revisionato pochi giorni prima.

Il volo

Una volta partiti i due esperti comunicano di aver visto nel mare una macchia di petrolio. Questo stava evidentemente a significare che sotto il livello dell’acqua era presente un sottomarino. Il Love-8 continuò a studiare quel tratto di mare per la durata di circa un’ora. Il dirigibile, in quel punto, era comodamente visibile da un peschereccio, il Daisy Gray. Anche dalla nave Albert Gallatin si potevano notare le sue mosse. Tutte le persone che erano a bordo delle due imbarcazioni riuscivano tranquillamente a vedere anche i due ufficiali accomodati all’interno dell’apposita cabina.

Ad un certo punto il dirigibile ha cominciato a scendere a circa nove metri dall’acqua, proprio come se Cody e Adams volessero vedere qualcosa da vicino. Intorno alle 9, il mezzo cominciò a riprendere quota per poi dirigersi verso San Francisco. Dopo quel momento i due militari in servizio non furono mai più visti. L’ultimo messaggio trasmesso dai due fu alle 7.42, e dopo quel momento non fu più possibile per nessuno di recuperare i contatti con il Love-8.

I testimoni

Qualche ora dopo la perdita dei contatti, due piloti, uno civile e uno militare, videro il dirigibile aggirarsi nel cielo senza però notare niente di insolito. Sulla spiaggia di Ocean Beach, successivamente, un bagnante vide l’L-8 dirigersi verso il largo, questa volta però con il pallone decisamente sgonfio, e oltretutto soltanto a 15 metri d’altezza. A quel punto il mezzo aereo sbattè contro una collina, e in quel momento perse una delle due bombe di profondità. Senza il peso di una bomba il dirigibile cominciò a prendere notevolmente quota e quindi scomparì. Pochi attimi dopo un golfista dichiarò di aver visto con certezza un paracadute che scendeva dalla cabina di pilotaggio. Proprio mentre si trovava sopra il mare. Un altro testimone, al contrario, affermò di aver visto, grazie all’uso di un binocolo, due persone all’interno della cabina.

Il volo del dirigibile era quasi giunto alla fine e circa alle 11.15, precipitò a Daly City, un sobborgo di San Francisco. Prima di fermarsi definitivamente l’L-8 aveva sbattuto contro i tetti di molte case per poi incrociare i fili dell’alta tensione. Fortunatamente, nonostante la terribile caduta, il carburante del dirigibile non si incendiò. Nonostante ciò i viligi del fuoco giunsero comunque sul posto per aiutare le persone che si pensava fossero all’intero. La cabina però era chiusa dall’interno, e si doveva fare qualcosa al più presto per salvare i due ufficiali da un possibile incendio.

Il mistero

Coloro che si occuparono di soccorrere non trovarono nessuno all’interno della cabina. Cody e Adams erano completamente scomparsi nel nulla. Fu ritrovato soltanto il cappello di uno dei due, e la radio, anche se nelle ore precedenti non si riuscì a stabilire un contatto, era funzionante. I paracadute in dotazione all’interno del dirigibile inoltre erano esattamente al loro posto. Lo stesso fu per la zattera di salvataggio. Dopo un’attenta revisione si scoprì inoltre che i motori non avevano alcun problema e il carburante rimasto avrebbe potuto far volare il dirigibile per altre quattro ore. Insomma era tutto a posto tranne l’equipaggio.

La Marina si occupò di cercare i due scomparsi per giorni, ma senza aver alcun risultato. Cody e Adams furono dunque dichiarati dispersi. Quello che ai tempi era uno dei portavoce della Marina dichiarò: “Nulla che la Marina sappia ha dato una spiegazione soddisfacente di ciò che è accaduto”. Ancora oggi il mistero del Love-8 è irrisolto.