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Er Patata, parla il fratello: "Ecco com'è morto Roberto Brunetti"

Er Patata com'è morto

Er Patata: il fratello spiega com'è morto Roberto Brunetti e sottolinea che il decesso non è da ricollegare alla droga.

Er Patata, all’anagrafe Roberto Brunetti, è morto a soli 55 anni per cause che sono ancora in fase di accertamento. Negli ultimi giorni, però, si è diffusa la voce secondo cui il decesso sarebbe da ricollegare all’uso di sostanze stupefacenti. Il fratello Daniele ha voluto fare chiarezza, spiegando com’è morto l’attore. 

Er Patata: com’è morto?

L’attore Roberto Brunetti, conosciuto a tutti con il nome d’arte Er Patata, è morto a soli 55 anni. La notizia del decesso, diffusasi a macchia d’olio sabato 4 giugno 2022, ha lasciato tutti senza parole. Il corpo senza vita dell’uomo è stato travato nel suo appartamento di Roma e non presentava segni di violenza. I risultati dell’autopsia non sono ancora stati diffusi, ma qualcuno parla di morte causata dal consumo di sostanze stupefacenti. A fare chiarezza ci ha pensato Daniele Brunetti, fratello di Er Patata. 

Le parole di Daniele Brunetti 

Ospite di Pomeriggio 5, il fratello di Roberto ha dichiarato: 

“Roberto non era così dipendente dalla droga come vogliono farlo passare, gli è venuto un infarto perché pesava 130 chili, era diabetico e trascurava la sua salute. (…) La scientifica ci ha spiegato di aver trovato dell’hashish. Ci hanno detto che in casa non c’erano tracce di cocaina e che Roberto è morto nel sonno. Gli è venuto un infarto perché era diabetico. Sulla salute aveva un atteggiamento superficiale, lamentava dei dolori al petto ma non voleva farsi controllare. Se gli dicevo ‘vai a farti dei controlli’ lui si ombrava”. 

Stando a quanto sostiene Daniele, Er Patata è morto di arresto cardiaco. Il consumo di sostanze non c’entra nulla, anche perché suo fratello aveva chiuso da anni con le droghe pesanti. 

Er Patata non è morto a causa della droga

E’ bene sottolineare che, a causa dei ritrovamenti della polizia scientifica in casa di Er Patata, i magistrati della procura di Roma hanno aperto un fascicolo per “morte in conseguenza di un altro reato“. Il fratello di Brunetti, comunque, ci ha tenuto a sottolineare: “Roberto è morto di infarto, non di overdose. Si faceva qualche spinello, ma la droga non era il suo oggetto di culto“.