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Erdogan dal Papa a Roma: scontri al sit-in di protesta

Erdogan

Erdogan incontra Papa Francesco, Roma blindata. Mobilitati 3500 agenti per evitare scontri e sventare attacchi terroristici.

Erdogan, il sultano in Italia per incontrare Papa Francesco. Cinquanta minuti di udienza in un clima cordiale, trascorsi tra ringraziamenti e doni. Clima completamente nelle strade di Roma: scontri tra manifestanti e polizia al sit-in di protesta contro la visita di Erdogan a Roma. In particolare un’ondata di proteste da parte da parte della comunità curda di Roma nei pressi di Castel Sant’Angelo. Capitale blindatissima per l’arrivo del presidente turco: mobilitati oltre 3.500 agenti per sventare il pericolo di attentati e per sedare le rivolte.

Erdogan incontra Papa Francesco

Il presidente Erdogan è arrivato in Vaticano poco prima delle 10 di questa mattina. L’attenzione del loro incontro si è concentrata principalmente sulla questione Gerusalemme. La città, riconosciuta come capitale israeliana dal presidente degli States Donald Trump, è stata luogo di accesi scontri e violenti proteste. Il presidente turco è stato il primo capo di stato di Ankara a far visita al Papa dopo ben 59 anni. Il sultano ha ringraziato il pontefice per l’interessamento sulla questione Gerusalemme e più in generale per la questione in Medio Oriente. Si è parlato a lungo del fatto di provare a promuovere la pace nella Regione. Dialogo e negoziati sarebbero la strada migliore e meno violenta, o almeno questo sarebbe quello che si augura il Papa. Erogan lo ha ascoltato attentamente, affermando l’importanza del rispetto dei diritti umani.

L’intera ora di dialogo si è svolta nella tranquillità. La stampa vaticana ha sottolineato che “sono state evocate le relazioni bilaterali tra la Santa Sede e la Turchia e si è parlato della situazione del Paese, della condizione della Comunità cattolica, dell’impegno di accoglienza dei numerosi profughi e delle sfide ad esso collegate”. In seguito all’incontro c’è stato un momento di condivisione tra il Papa e il presidente turco. Papa Francesco avrebbe donato a Erdogan un medaglione con rappresentato un angelo. “Questo è un angelo della pace che strangola il demone della guerra. E’ simbolo di un mondo basato sulla pace e la giustizia”, avrebbe affermato.

Erdogan in visita a Roma

Dopo l’incontro con Papa Francesco, il presidente turco è atteso dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’appuntamento è previsto per il pomeriggio e sarà seguito dal confronto con il Segretario di Stato e alla visita della Basilica di San Pietro.

Erdogan

Per l’arrivo del sultano, Roma è stata blindata. Oltre 3.500 agenti mobilitati per evitare attacchi terroristici e scontri tra i manifestanti. Le proteste sono arrivate soprattutto da parte della comunità curda in Italia. Diversi scontri scontri tra manifestanti e polizia al sit-in di protesta contro la visita di Erdogan: nei pressi di Castel Sant’Angelo c’è stata una manifestazione contro il sultano dopo l’offensiva dell’esercito turco ad Afrin. Tra i diversi e numerosi striscioni che si sono riversati nelle piazze si leggono “Stato turco assassino”, “Erdogan = Turchia autostrada per i terroristi”. In particolare in seguito allo striscione “Boia Erdogan! Giù le mani dal Kurdistan” i manifestanti hanno cercato di dare il via a un corteo non autorizzato, prontamente fermato dagli agenti.

Sit-in a Castel Sant’Angelo

Non si fermano gli scontri tra manifestanti e polizia al sit-in di protesta a Castel Sant’Angelo. Motivo della sommossa, l’arrivo a Roma del presidente turco. Dopo il tentativo di aprire un corteo dietro a uno striscione contro Erdogan, la polizia ha fermato i manifestanti. Un manifestante è caduto a terra ed è rimasto ferito, mentre altri due sono stati fermati. La polizia si sta attivando per identificare chi ha creato disordini nelle strade della capitale. Oltre ai manifestanti della comunità turca, al sit-in ha partecipato anche una delegazione di giornalisti.

Intanto dal leader della Lega, Matteo Salvini, arriva una dichiarazione su quanto sta accadendo a Roma. “Mi vergogno che l’Italia ospiti il rappresentante di un regime estremista sanguinario, di un Paese islamico nei fatti, dove la religione comanda sulla legge. La Turchia in UE sarebbe il disastro. Vorrei vedere come voteranno i partiti, compresa Fi, la nostra mozione contro l’ingresso della Turchia in UE”.