> > Esorcismo di Anneliese Michel: le immagini sconvolgenti

Esorcismo di Anneliese Michel: le immagini sconvolgenti

esorcismo

"L’esorcismo di Emily Rose" è un film horror di grande successo, ma non tutti sanno che è stato tratto da una storia vera, quella di Anneliese Michel

Forse il nome di Anneliese Michel è sconosciuto ai più. Ma le sue sfortunate vicende hanno ispirato uno dei film d’orrore di maggior successo degli ultimi anni, uscito nel 2005. Si tratta de L’esorcismo di Emily Rose. Gli eventi narrati nella pellicola non sono di pura fantasia, bensì basati sulla storia vera di una ragazza tedesca, appunto Anneliese Michel.

Annaliese Michel

La famiglia di Anneliese viveva in una piccola cittadina della Germania occidentale. Era di fervente fede cattolica e la bambina fu educata secondo i rigorosi precetti religiosi dei genitori. Annaliese frequentando assiduamente la chiesa locale. Intorno ai 14 anni, la ragazzina iniziò però a mostrare i primi sintomi del suo malessere. Un giorno, mentre era a scuola, sembrava come in trance, senza poi averne ricordo. Dopo circa un anno, la ragazza iniziò a soffrire di convulsioni precedute dal fenomeno di “assenza”, scambiato anch’esso per uno stato di trance.

Annaliese

Dopo il secondo episodio, Anneliese venne fatta visitare da un neurologo, che le diagnosticò un’epilessia del lobo temporale. I pazienti epilettici possono soffrire della sindrome di Geschwind, che modifica alcuni aspetti del comportamento, tra i quali figura anche l’iperreligiosità e al misticismo. Anneliese iniziò così a curarsi seguendo le terapie prescritte dai diversi neurologi. Nonostante sintomi importanti, come paralisi degli arti, rigidità del corpo e impossibilità di parlare, la ragazza riuscì a diplomarsi. Nel 1973 si iscrisse anche all’università, seguendo un corso per diventare maestra elementare. Nel frattempo vennero consultati diversi sacerdoti, che invitarono la ragazza a pregare di più, senza trascurare le cure mediche.

demonio

La pratica dell’esorcismo su Anneliese

Purtroppo, però, le cure farmacologiche non ebbero successo. Le condizioni della ragazzo andarono invece peggiorando. Anneliese, forse influenzata dai suoi genitori, cominciò allora a pensare di essere posseduta dal demonio. Prese a vedere le sembianze del diavolo in ogni luogo, a udire demoni che le cose terribili, ovvero che lei era “dannata” e sarebbe “marcita all’inferno”. Tutto questo poteva essere solo opera del demonio, che si era impossessato del suo corpo. Dopo 5 anni di calvario, i genitori di Anneliese cercarono un religioso che fosse disposto a praticare un esorcismo. Intanto i disturbi della ragazza erano ormai fuori controllo. Si inginocchiava a pregare centinaia di volte in un giorno, strisciava sotto il tavolo e abbaiava anche per due giorni di seguito. Mangiava ragni e carbone e leccava da terra la sua stessa urina.

stato di trance

Nel 1975 il vescovo Josef Stangl alla fine la dichiarò realmente posseduta, così si poté procedere all’esorcismo. Due religiosi si impegnarono nella lotta contro i sei demoni che possedevano Anneliese: Hitler, Caino, Nerone, Fleischmann, Giuda e Lucifero. Nei successivi dieci mesi, i sacerdoti praticarono alla ragazza ben 67 esorcismi, della durata di circa quattro ore ognuno. Nel corso di queste sessioni, la giovane donna spesso diceva di voler “morire per espiare i peccati dei ragazzi ribelli del giorno d’oggi e dei sacerdoti apostati della chiesa moderna”. A forza di inginocchiarsi per pregare, Annaliese si ruppe addirittura le ginocchia e smise progressivamente di nutrirsi. Il 1° luglio del 1976 Annaliese morì di malnutrizione e disidratazione: pesava solamente 30 chili.

tomba Anneliese Michel

La tragica fine di Annaliese Michel

Le circostanze della morte della ragazza, a soli 24 anni, furono molto sentite in Germania, anche perché i suoi genitori e i due esorcisti furono processati per omicidio colposo. Anneliese avrebbe forse potuto salvarsi se fosse stata ricoverata in ospedale e sottoposta a un’alimentazione forzata. I due sacerdoti furono condannati a 6 mesi di carcere, mentre ai genitori fu data alcuna punizione, perché secondo la legge tedesca avevano già “sofferto abbastanza”. La tragica storia di Anneliese è stata interpretata in modi diversi. Per molti la ragazza era veramente posseduta, tanto che la sua tomba è divenuta con il tempo meta di pellegrinaggio. La vicenda di Anneliese può rappresentare un trionfo dello spirito sulla scienza, oppure una vittoria del Bene sul Male.