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Esplosione in una fabbrica chimica in Repubblica Ceca

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Grave esplosione in una fabbrica chimica a Kraplupy Nad Vltavou, che ha causato sei morti e diversi feriti. Non ci sarebbero rischi di salute

Un’esplosione ha avuto luogo in una fabbrica chimica della Unipetrol situata a Kraplupy Nad Vltavou, a 30 chilometri da Praga. Hanno perso la vita sei persone, molte altre sono rimaste ferite. Secondo il sindaco Petr Holecek, è esploso il serbatoio di una sostanza ancora non identificata. Inoltre, secondo lui, non ci sarebbero rischi per la salute. La Unipetrol è la principale azienda di raffinazione della Repubblica Ceca. Il suo ambito è quello della fabbricazione di materiale termoplastico.

Esplosione fabbrica ceca

Tragedia in Repubblica Ceca, nella città di Kraplupy Nad Vltavou. Una fabbrica chimica della Uniprol ha subito una forte esplosione, che ha tolto la vita a sei persone. Numerose altre sono rimaste ferite. L’ospedale di Praga-Vinohrady ha dovuto lanciare un piano di emergenza. La struttura sanitaria è impegnata a ricevere un numero ingente di pazienti feriti in seguito all’esplosione. Stando a quanto ha affermato la portavoce dei vigili del fuoco, l’esplosione è avvenuta in una fabbrica della società Unipetrol. Si tratta di un’azienda specializzata nella produzione di gomma sintetica e polistirolo.
Il sindaco Petr Holecek ha dichiarato che è scoppiato un serbatorio che conteneva una sostanza non ancora certificata. Inoltre, il primo cittadino ha rassicurato la popolazione affermando che, in seguito all’esplosione nella fabbrica chimica, non ci sono pericoli da salute.
La polizia locale ha scritto su Twitter: “Attualmente tutti i componenti dell’IRS intervengono a Kralupy Nad Vltavou, dove si è verificata un’esplosione nell’area della sostanza chimica. Per l’arrivo dei componenti IZS, le comunicazioni Veltrus vengono utilizzate in particolare. C’è un traffico limitato nella zona”,

Precedente

Il fatto ricorda l’esplosione avvenuta, sempre in Repubblica Ceca, nel 2015. In quell’occasione, una persona è rimasta uccisa in un violentissimo scoppio avvenuto nella fabbrica di munizioni Sellier and Bellot a Vlasim. Il sito si trova a 60 chilometri a sud di Praga. Altre tre persone sono risultate disperse. L’azienda è tra i produttori di munizioni più importanti al mondo, ed è stata fondata nel 1825. La Sellier and Bellot conta 1400 dipendenti e ogni giorno produce due milioni di proiettili che esporta in circa 80 paesi. Nel 2009 è stata acquisita dal gruppo brasiliano Cbc – Companhia Brasileria de Cartuchos.

Thyssen

Noi italiani non possiamo non ricordare la tragedia avvenuta, ormai più di 10 anni fa, a Torino, nell’acciaieria Thyssen. Proprio il 5 dicembre scorso, in occasione del decimo anniversario del dramma, Sergio Mattarella, nostro presidente della Repubblica, ha scritto in una sentita nota:”Ogni morte sul lavoro è una perdita irreparabile per l’intera società. E dieci anni fa, nella notte del 5 dicembre 2007, sette operai morirono nell’incendio nell’acciaieria Thyssenkruppe a Torino.
Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Giuseppe Demasi: è giusto ricordare i loro nomi, perché accettare che si possa morire sul lavoro e per il lavoro è una ferita che non può rimarginarsi”.