Andrea Cerabolini La Polizia ha arrestato un ragazzo di ventidue anni perché sorpreso con la fidanzata di soli dodici anni a mangiare il cervello e altre parti del corpo di un uomo. Gli agenti avrebbero sorpreso i due mentre cucinavano la testa dell’uomo nel forno, mentre altre parti di carne andavano in padella. I due si sono giustificati affermando che “Non c’era niente altro da mangiare”. Il fatto è avvenuto in Russia, in un villaggio non lontano da San Pietroburgo. Il ragazzo, data la minore età della ragazza con cui è stato sorpreso, è accusato anche di pedofilia. Da quanto si apprende i due sarebbero entrati in casa dell’uomo, lo avrebbero ucciso e poi smembrato per cucinarlo.
L’omicidio scoperto dal fratello della vittima
Ad accorgersi di quello che stava succedendo il fratello della vittima, che non riuscendo a mettersi in contatto con il parente si sarebbe diretto verso la sua abitazione. Trovata chiusa la porta, si è arrampicato per vedere l’interno della casa da una finestra. A quel punto si sarebbe accorto che l’abitazione era sottosopra, e che sul pavimento c’era un corpo coperto da un telo sporco di sangue. In preda al panico ha avvisato altre persone del vicinato, con le quali ha fatto irruzione nella casa, facendo così la macabra scoperta. La vittima presentava numerose ferite da ascia al torace, ed erano stati rimossi parte del cuore oltre che alcuni organi interni.
Da quanto appreso dalla polizia la ragazza dodicenne sarebbe originaria della cittadina di Sochi, e sarebbe scappata di casa una decina di giorni prima del fatto, raggiungendo i ragazzo probabilmente conosciuto su internet.
Il ventiduenne dovrà adesso rispondere di abuso su minore, che prevede condanne fino a dieci anni di prigione, oltre che di omicidio e smembramento di cadavere, che potrebbe costagliene altri 15.
Nel 2017 una storia simile aveva scioccato il paese: una famiglia aveva infatti confessato di aver ucciso e mangiato almeno trenta persone.
