Lisa Pendezza Jair Bolsonaro è il vincitore del primo turno elettorale in Brasile. L’ex militare, candidato dei partiti di estrema destra, ha conquistato quasi la metà dei voti: il 46,27%, con il 98,75% di schede elettorali scrutinate. Una percentuale che corrisponde a circa 43 milioni di votanti, sui 147 milioni di aventi diritto in tutto il Paese. Dietro di lui, Fernando Haddad, esponente del Pt (il Partito dei Lavoratori) ed ex ministro dell’Educazione del governo di Lula da Silva, di cui è considerato l’erede. Se Bolsonaro venisse eletto, sarebbe il primo presidente proveniente dalle file dell’esercito a trent’anni dalla fine della dittatura brasiliana.
Verso il ballottaggio
Il ballottaggio tra Bolsonaro e Haddad è previsto per il 28 ottobre. Il candidato di sinistra ha annunciato che “aprirà a ogni alleanza, nessuna è esclusa“. È probabile che per contrastare il consenso di Bolsonaro si presenterà insieme a Ciro Gomes per PDT (centrosinistra), che ha raccolto il 12,50% dei voti. Ma è possibile che tra i suoi alleati compaia anche il leader di centrodestra Geraldo Ackmin, del PSDB, fermo al 4,97%. Sceso sotto il 10% anche il partito ambientalista di Marina Silva. Il Pt rimane il primo partito solo nel nord-est del Paese, con punte di consenso che raggiungono il 60% dei votanti.
Altissima l’affluenza alle urne. L’astensionismo si è fermato al 22% e ha riguardato soprattutto gli Stati della regione nord-occidentale, considerata la più povera e isolata del Paese. Per le elezioni, il Brasile ha scelto di utilizzare un sistema di voto elettronico che ha consentito di rendere noti i dati degli scrutini con grande rapidità.
Il commento di Salvini
Esulta il ministro Matteo Salvini, che ha salutato così la vittoria di Bolsonaro sui social: “Anche in Brasile si cambia! Sinistra sconfitta e aria nuova! #goBolsonarogo“.
