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Libia, spari contro due pescherecci italiani: sequestrati

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Sequestrati dalla Libia due pescherecci di Mazara del Vallo. I militari libici avrebbero sparato contro le due imbarcazioni. Nessuno è in arresto.

Prima alcuni spari e poi il sequestro. Ore di apprensione per l’equipaggio di due pescherecci di Mazara del Vallo, requisiti a circa 29 miglia da Derna (Libia). Nella serata di ieri, martedì 9 ottobre 2018, alcune motovedette libiche avrebbero infatti aperto il fuoco senza alcuni preavviso contro le due navi italiane, l’Afrodite Pesca con 6 uomini a bordo e il Matteo Marrarino, con sette uomini. Per fortuna a bordo non ci sarebbero feriti ma gli spari avrebbero provocato alcuni danni all’Afrodite, anche in cabina. Nessuno dell’equipaggio sarebbe stato arrestato ma, dopo essere saliti sui pescherecci, i militari libici hanno intimato i due comandati di proseguire la navigazione verso la costa della Libia. Le due navi sono giunte e attraccate in nottata al porto Ras al Helal.

Sindaco: Mazara del Vallo in angoscia

“Il sequestro è avvenuto in acque che illegittimamente ed unilateralmente la Libia considera proprie, senza alcun assenso delle Autorità internazionali” denuncia il sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi. “Non possiamo accettare comportamenti di violenza da parte di Paesi rivieraschi che minacciano di intaccare la vocazione della cultura dell’accoglienza e del rispetto della nostra città” aggiunge quindi.

“Sono certo che le Autorità diplomatiche italiane interverranno con urgenza per assicurare la sicurezza dei nostri marittimi e la tranquillità delle loro famiglie. – prosegue il primo cittadino della città trapanese – L’episodio è vissuto con angoscia dalla popolazione sia perché richiama il triste ricordo della detenzione subita dai nostri pescatori negli passati nelle carceri libiche, sia perché i nostri natanti illecitamente sequestrati dalla Libia non hanno fatto più ritorno a Mazara e sono stati lasciati in abbandono come nel caso del motopesca Damiela L. sequestrato sei anni fa”.

Intanto, il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, assicura: “Siamo in stretto contatto con la Farnesina ed il Governo Regionale, fiduciosi che la vicenda possa essere risolta nel breve tempo possibile”.