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USA, non vuole seppelirli: cani morti impilati nel cortile

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In Arkansas da anni un'anziana accudisce i cani randagi. Quando morivano, però, invece che sotterarli impilava gli animali in cassette di plastica.

Ha spiegato di amare talmente tanto i cani che accudiva da non riuscire a seppellirli sotto terra quando morivano, per cause naturali. E’ quanto ha raccontato un’anziana signora residente nella Contea di Drew, nello stato Arkansas (Stati Uniti). Nel cortile della donna trovate infatti 175 contenitori di plastica impilati, con dentro le salme degli animali deceduti.

Nel cortile 175 animali morti

Lo sceriffo e le forze dell’ordine si sono recati a casa della donna dopo che un vicino di casa ha segnalato il continuo abbaiare di un cane. Quando hanno bussato alla porta dell’anziana gli agenti non hanno trovato alcun indizio che potesse far sospettare il maltrattamento di animali. Lo sceriffo però si è incuriosito quando ha visto decine e decine di contenitori di plastica impilati e accantonati al bordo della proprietà della donna.

Quando ne ha aperto uno, la macabra scoperta. All’interno, uno per ogni contenitore, c’erano le salme di 175 cani. La donna da tempo infatti aveva preso l’abitudine di adottare e di prendersi cura dei cani abbandonati. La signora non lo faceva però solo per spirito di servizio e pietas. I cani a quanto pare diventavano dei veri e propri membri della famiglia (chi ha un animale domestico d’altronde la può capire).

Il problema è che non riusciva a staccarsene neanche quando, diventati vecchiotti, morivano. Invece di seppellirli, l’anziana li ha così riposti in quei contenitori. Il cortile quindi era diventato un vero e proprio cimitero all’aperto di cani morti. Del caso e dello smaltimento delle carcasse si occuperà ora il Dipartimento sanitario dell’Arkansas. I nove cani (vivi) che abitavano con l’anziana sono stati invece tutti adottati.