> > Irlanda choc: bimbo autistico tenuto legato a scuola

Irlanda choc: bimbo autistico tenuto legato a scuola

Bambino autistico

Un babmbino autistico di 5 anni è stato legato ad una sedia e deriso dai compagni. Denunciato il preside dell'istituto scolastico.

Veniva tenuto legato ad una sedia a caviglie e polsi con dei lacci, mentre i compagni di classe lo deridevano correndogli intorno. È la storia sconvolgente diffusa dal quotidiano irlandese Belfast Live, che ha reso note anche le foto che testimoniano questo trattamento atroce riservato ad un bimbo autistico di appena 5 anni. Il piccolo frequenta una scuola specializzata nell’educazione di bambini e ragazzi con un disturbo cognitivo. Una specializzazione che però non è bastata per evitargli un’esperienza simile. I genitori hanno sporto denuncia nei confronti del preside, che adesso dovrà rispondere dell’accusa gravissima di violazione dei diritti umani.

La storia choc

Ha solo cinque anni ed è affetto da autismo, ma questo non è stato sufficiente perchè la scuola lo trattasse con il rispetto e l’umanità che merita. Il trattamento a lui riservato, venire legato ad una sedia e deriso dai compagni di classe, è venuto alla luce proprio grazie al bimbo. La madre infatti ha raccontato che un giorno il bambino cercava di dirle qualcosa e con il dito continuava a toccare il suo libro scolastico. All’interno, la donna ha trovato le foto che mostravano tutto. “Mi è saltato il cuore in gola” ha dichiarato “Il mio bambino era legato come un animale”.

La reazione del bimbo

Stando a quanto riferito dalla madre, il bambino non avrebbe mai avuto particolari problemi a livello comportamentale che potessero giustificare un simile trattamento. Negli ultimi tempi però mostrava chiari segni di insofferenza, che sono stati un campanello d’allarme per i genitori. Il bambino ha addirittura cominciato a soffrire di attacchi di panico e insonnia ed era diventato completamente diverso dal solito. Un comportamento che finalmente ha trovato spiegazione.

L’istituto non ha ancora risposto alle richieste dei genitori di ricevere delle scuse ufficiali e continua a sostenere che gli insegnanti siano stati costretti a ricorrere a questa “punizione” per garantire la sua sicurezza e quella dei compagni. Il preside adesso sarà costretto a rispondere dell’accusa, gravissima, di violazione dei diritti umani.