Paola Marras E’ morto all’età di 78 anni l’ambientalista Ian Kiernan. Nel 1989 fonda Clean Up The World, dopo aver osservato durante una navigazione in solitaria l’impressionante quantità di spazzatura negli Oceani. Oggi sono 30 milioni che si dedicano alla “pulizia del mondo”, ma non è ancora sufficiente.
Continuiamo a “pulire il mondo”
“Ci ha lasciato Ian Kiernan, l’ideatore di Clean Up The World (“Puliamo il mondo”, ndr), ma il suo progetto e la sua visione per un mondo migliore e più pulito continuano grazie a voi” scrive su Facebook Legambiente, ricordando l’ambientalista morto a Sydney all’età di 78 anni. Nel luglio 2017 gli era stato diagnosticato un cancro. L’ex velista divenne uno dei più noti ambientalisti australiani dopo aver fondato nel 1989 Clean Up Australia.
Nell’annunciare la morte del suo fondatore, Clean Up Australia ha riferito che Kiernan in questi mesi ha “combattuto valorosamente” contro la sua malattia. “Ci mancherà profondamente la guida e l’umorismo di Ian, – viene sottolineato – Il suo più grande desiderio però è che il lavoro che ha ispirato continui”.
“Ian credeva che Clean Up appartenga infatti ai milioni di volontari che in questi anni sono scesi in strada, sulle spiagge, nei parchi, tra i boschi e i corsi d’acqua per rimuovere la spazzatura” gettata da altri. Ian Kiernan durante una navigazione in solitaria nel 1986-87 rimase infatti scioccato nel vedere l’impressionante quantità di inquinamento negli Oceani. Nonostante ad oggi ci siano più di 30 milioni di persone impegnate globalmente a “pulire il mondo”, la plastica sulla terraferma e nel mare in questi anni è purtroppo continuata ad aumentare.
