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Mucca pazza, un caso in Scozia: il primo da 10 anni

mucca pazza

In Scozia primo caso di mucca pazza da un decennio. Le autorità sanitarie locali assicurano che non c'è alcuna minaccia per la salute umana.

Nuovo caso di mucca pazza in Europa. Il contagio è avvenuto in un allevamento della Gran Bretagna, all’interno di una fattoria dell’Aberdeenshire, in Scozia. Le autorità sanitarie inglesi assicurano che il contagio risulta essere stato individuato prima di qualunque contatto con “la catena del cibo umano”.

Mucca pazza, ma nessun allarme

Il morbo della mucca pazza è stato trovato durante un test di routine effettuato su una vacca morta. E’ stato scoperto così che l’animale era affetto da encefalopatia spongiforme bovina (BSE), malattia che probabilmente ne ha causato la morte. Il governo scozzese e l’industria della carne bovina del Paese rassicurano comunque i consumatori che non vi è alcuna minaccia per la salute umana o un impatto sugli altri allevamenti. I bovini della fattoria di Aberdeenshire sono stati tutti isolati e gli animali infetti saranno uccisi per evitare il diffondersi del morbo.

La BSE può essere infatti trasmessa agli esseri umani attraverso il consumo di carne contaminata, causando un’infezione al cervello anche letale. Per oltre un decennio la Scozia non ha avuto casi di mucca pazza, mentre ci sono stati due episodi di infezione nel Regno Unito nel 2015. Proprio per questo la Scozia nel maggio 2017 era stata dichiarata esente da encefalopatia spongiforme bovina, guadagnandosi ufficialmente lo status di “rischio trascurabile”.

Dopo quanto avvenuto, però, le esportazioni di carne bovina saranno per il momento collocate nello status di “rischio controllato”. Il ministro scozzese dell’Agricoltura Fergus Ewing annuncia di aver già messo in atto delle azioni per tutelare il comparto ma al contempo sottolinea come “il sistema di sorveglianza per rilevare questo tipo di malattia sia efficiente” anche su casi così sporadici.